Mentre l’attenzione degli amanti del calcio è concentrata sull’arrivo in Italia del bomber svedese Gunnar Nordhal (nella foto), attaccante del Norrköping acquistato dal Milan, il campionato di serie A arriva alla sua 23^ giornata, 4^ di ritorno. Il 30 gennaio 1949 il programma prevede il facile impegno casalingo per la capolista Torino contro il Livorno, mentre la diretta inseguitrice Inter gioca sul difficile campo del Palermo. A Firenze è di scena un Bari bisognoso di punti e reduce dal pareggio interno con la Triestina dopo le sconfitte contro il Milan e la Sampdoria. I viola, dal canto loro, in casa non perdono dalla prima giornata contro il Palermo e hanno ben 7 vittorie in 11 incontri al Comunale.
La Fiorentina si presenta in formazione rimaneggiata per la contemporanea assenza di Galassi e Suppi. In campo scendono Costagliola, Eliani, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Cappellini, Pandolfini, Cantini, Sperotto e Marchetti.
Il Bari, invece, schiera Moro, Pietrasanta, Stellin, Isetto, Carlini, Orlando, Cavone, Canonico, Kincses, Voros e Pallavicini.
Arbitra il milanese Camiolo davanti a circa 20.000 spettatori.
Bari a testa alta già dal fischio d’inizio con Pallavicini pericoloso al 2° minuto: palla smarcante di Cavone ma il tiro dell’attaccante finisce fuori rasentando il palo. Immediata la risposta toscana con una veloce triangolazione Cantini-Marchetti-Pandolfini sventata da un intervento di Stellin. Ancora Pandolfini in evidenza all’8° con Moro che para senza difficoltà. Sul susseguente rinvio, fallo di mano di Cervato che ferma un passaggio di Kincses per Cavone: l’arbitro non vede e l’azione prosegue. Al 15° Kincses serve Pallavicini che impegna a terra Costagliola (a fianco nell'immagine). Un buon Bari nel primo quarto d’ora, per nulla intimorito di avere di fronte una squadra blasonata come la Fiorentina; i viola invece mostrano di trovarsi in difficoltà davanti alle arrembanti iniziative dei biancorossi.
Al 17° Fiorentina vicina al gol con un gran tiro di Cervato da 40 metri diretto all’angolo alto della porta difesa da Moro. I tifosi viola stavano già gridando al gol ma un balzo felino del portiere barese gli permette di arrivare con la punta delle dita a deviare la palla in angolo. Risponde il Bari che nel giro di pochi minuti si rende pericoloso due volte con Cavone. Nella prima occasione l’ala barese salta Cervato e solo, davanti a Costagliola, salta il portiere con un pallonetto ma alza troppo il tiro e la palla sorvola la traversa. La seconda occasione vede Cavone impegnare il portiere fiorentino che respinge a mani aperte il tiro del biancorosso.
La pressione del Bari trova il suo coronamento al 35°. Punizione a metà campo battuta da Isetto verso Cavone che, superato Cervato, si trova solo in area davanti a Costagliola: tiro e palla in rete nell’angolo opposto a quello coperto dal portiere viola. Fiorentina-Bari 0-1.
La reazione della Fiorentina è fumosa, senza concretezza. Nel secondo tempo i toscani provano ad impensierire la difesa del Bari ma si rendono pericolosi in una sola occasione quando Cantini, con un traversone, mette in condizione Marchetti e Pandolfini di battere a rete. I due viola finiscono per darsi fastidio e l’azione sfuma.
Non sbaglia, invece, il Bari al 56°. Pallavicini in fuga sulla linea laterale, palla a Voros (nella foto a sinistra) che segue l’azione. Lo scatto dell’attaccante barese coglie in contropiede la difesa toscana e gli permette di entrare in area e battere Costagliola. Fiorentina-Bari 0-2.
La partita finisce praticamente qui visto che nei minuti successivi le azioni della Fiorentina saranno confuse e facilmente controllate dal Bari che terrà così la partita in pugno.
Dopo 13 tentativi arriva la prima vittoria del Bari a Firenze. Una vittoria quasi mai in discussione ma sicuramente sorprendente, visto il comportamento dei pugliesi in campionato. Una vittoria che da morale ai biancorossi considerato che permette loro di fare un balzo in classifica superando la Pro Patria, sconfitta a Genova dalla Sampdoria per 4-1 (da segnalare una doppietta del bomber Gei) e staccando Atalanta (battuta a Modena per 2-0) e Livorno (sconfitta dal Torino con un gol di Valentino Mazzola). In fondo alla classifica preziosa vittoria della Lazio (sulla Lucchese) che permette ai romani di lasciare sola, all’ultimo posto, il Novara sconfitto a Padova.
In testa prosegue la marcia trionfale del Torino che con la vittoria di oggi raggiunge i 36 punti e porta a 6 i punti di distacco dagli immediati inseguitori, Inter, Genoa e Sampdoria.
Il prossimo turno prevede i derby di Milano e Roma, mentre il Bari sarà impegnato nella delicata sfida interna con la Pro Patria. Un eventuale vittoria potrebbe permettergli di raggiungere una posizione di classifica più tranquilla. Ma questa, come sempre, è un’altra storia.
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