Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, il più importante d’Italia, ad Alfedena la squadra barese sta effettuando la preparazione in vista del prossimo campionato, nel quale l’obiettivo sarà quello di raggiungere la salvezza e cancellare quanto prima sul campo l'eventuale penalizzazione per quanto successo nella parte finale dell''ultima disgraziata stagione di A, per le note vicende dello scandalo calcioscommesse.
In vista della partita di domani contro il Livorno, la squadra ha svolto la seconda seduta sotto una pioggia battente. Nella partitella Ceppitelli, in uno scontro con Marotta, ha riportato un taglio all’arcata sopracciliare; nulla di grave, ma sarà costretto a restare ai box. In esclusiva video per SBN abbiamo intervistato l’attaccante Ciccio Grandolfo, di ritorno a Bari dopo la breve esperienza appena trascorsa nel Chievo.
L’attaccante barese, natio di Castellana Grotte, è nato il 26 luglio 1992 ed ha esordito in serie A in Palermo-Bari 2-1 il 7 maggio 2011, subentrando al norvegese Erik Huseklepp all'81' minuto.
Ciao Ciccio. Hai mosso i tuoi primi passi nella Pro Inter per poi passare nelle giovanili del Bari sino alla prima squadra. Qual è il tuo ricordo migliore della tue prime esperienze?
Ricordi in particolare non ne ho, mi son levato tante soddisfazioni individuali e collettive. I ricordi di quel periodo sono tutti belli, dalla Pro Inter alle categorie scalate nel Bari. Un sogno diventato realtà.
Ottavo triplettista del Bari, fai parte di una classifica speciale in cui c’è anche Igor Protti, tanto amato dai baresi. La tua testimonianza?
Fa sempre molto piacere ricordarla, conservo un ricordo speciale di quella tripletta al Bologna che nessuno potrà cancellare. Spero di continuare su quella falsariga e migliorarmi tantissimo.
L’anno scorso sei stato al Chievo Verona. Purtroppo è stata solo una fugace parentesi o comunque è stata un’esperienza che ti ha segnato positivamente?
No no, assolutamente. Mi è servita davvero tanto per crescere e maturare sotto tutti i punti di vista. Certo poi avrei voluto fare meglio, ma c'è nella carriera di un calciatore un periodo in cui subisci infortuni gravi e poi non riesci ad esprimerti come vorresti. Fa parte della crescita, ma io non mollo un centimetro.
E’ iniziata una nuova stagione: nelle due amichevoli, sebbene siano state contro formazioni inferiori, hai già segnato quattro gol ed avuto altre opportunità per incrementare il tuo bottino. Speri di convincere Torrente?
Devo continuare così, con i gol e facendo ciò che mi richiede il mister ed avere fiducia. Io ci spero.
Un pronostico per la gara di domani in quel di Castel di Sangro contro il Livorno?
Senza dubbio conta sempre vincere, anche in amichevole.
Dal nostro inviato ad Alfedena, Marco Iusco
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