Uno dei temi tattici più caldi, nelle discussioni estive tra i tifosi biancorossi, ha riguardato la tenuta della difesa dopo le partenze eccellenti di Bonucci e Ranocchia. Sarebbe riuscito il d.s. Angelozzi a sostituire i pilastri dello scorso anno scandagliando il mercato? Sarebbe riuscito mister Ventura a riproporre il suo spregiudicato 4-2-4 e, nello stesso tempo, ad avere la terza linea meno battuta del campionato, come è accaduto nel girone d’andata dello scorso anno?
Il tanto atteso quanto temuto test contro la rinnovata Juventus di Delneri ha dato le prime risposte a questi dubbi. Giampiero Ventura ha dato spazio tra i nuovi, dal primo minuto, al solo Marco Rossi (classe ’87), preferendo a destra Belmonte (’87), che tanto bene aveva fatto nello scorso finale di campionato, a Raggi. Insieme a Rossi, ha operato come centrale Andrea Masiello (’86), ormai uno dei leaders della squadra, mentre il suo omonimo Salvatore (’82) ha imperversato sul settore sinistro. Il primo dato da sottolineare è che, ancora una volta, il Bari ha presentato una delle difese più giovani della serie A, in netta controtendenza con la media del campionato.
Alla prova del nove e, diciamolo, anche un po’ a sorpresa, l’esordio è stato brillantissimo. Belmonte ha praticamente annullato lo spauracchio Krasic, constringendo Delneri a cambiarlo ad inizio ripresa e continuando a far intravedere anche potenziali margini di miglioramento. Il calabrese potrebbe essere una delle sorprese del campionato, consentendo al neo acquisto Raggi (’84) di avere tutto il tempo necessario ad assimilare al meglio gli schemi difensivi di Ventura, basati anche quest’anno su un possesso palla quasi esasperato, con una fitta ragnatela di passaggi in orizzontale, con non pochi sussulti al cuore per i tifosi biancorossi quando gli avversari vanno in pressing, alternata con improvvise ripartenze al fulmicotone, che sorprendono gli avversari e che rappresentano ormai uno stile di gioco brevettato per le squadre del tecnico genovese. Dopo qualche timore iniziale, dovuto probabilmente all’emozione del debutto, s’è ben disimpegnato Marco Rossi, reduce da un paio di stagioni dignitose ma vissute spesso all’ombra dei titolari con Parma e Sampdoria. Il giocatore emiliano ha la grande occasione per raccogliere l’eredità dei suoi predecessori in biancorosso, volati verso la Nazionale. Poche parole su Andrea Masiello, idolo dei tifosi ed ormai sicuro come un veterano. Sarà uno dei pilastri del Bari 2010/2011.
L’unica vera incognita, almeno fino alla riapertura del mercato, è rappresentata dalla carenza di alternative ai titolari. Nel caso di assenza forzata di un centrale, il tecnico sarà costretto a fare di necessità virtù, costringendo ad esempio Parisi a cambiare ruolo o attingendo dalla Primavera. E qui torniamo alla domanda iniziale: Angelozzi ha operato bene? Nonostante la strepitosa vittoria con la Juventus, si respira aria di forte malcontento nella tifoseria, delusa dal d.s. proprio per il mancato arrivo di un rinforzo difensivo, Rinaudo su tutti, più volte espressamente richiesto da Ventura, e soprattutto per non aver saputo ovviare con prontezza trattando delle alternative al siciliano ora in maglia Juve. Per Angelozzi, quindi, una rimandatura a gennaio, con la speranza che la buona sorte preservi l’integrità, almeno fino ad allora, dei gioiellini biancorossi.
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