Una nuova stagione è iniziata ma nessuno sembra essersene accorto. Si perché i ragazzi terribili di mister Ventura hanno dato il benservito alla Signora d'Italia (che non perdeva la prima partita di campionato da 28 anni) e hanno dato continuità a quanto di buono fatto nella passata stagione. Un Bari tonico e aggressivo, per nulla intimorito dal blasone dell'avversario che aveva di fronte, dominatore assoluto dei 90 minuti, salvo qualche piccola sbavatura che poteva essere pagata a caro prezzo (leggasi Chiellini, minuto 93).
L'allenatore genovese, a fine partita, ha elogiato la prestazione dei suoi ragazzi piuttosto che il risultato finale e ha tutte le ragioni per essere contento: il collaudatissimo 4-4-2, camaleonticamente, diventava un 4-2-4 in fase offensiva, ha mandato in tilt la retroguardia bianconera, che ha sofferto soprattutto sulle corsie laterali il dinamismo di Alvarez e Ghezzal, abili a dare profondità alla manovra. E se poi il metronomo che detta i tempi porta, sulle spalle, il nome Almiron, è comprensibile come la paura dell'esordio venga spazzata non appena si scende sul terreno di gioco.
Da promuovere, in toto, il reparto difensivo, nel quale Marco Rossi ha debuttato al fianco di Andrea Masiello: la giovane linea Maginot biancorossa ha messo la museruola ad attaccanti del calibro di Del Piero, Quagliarella e Pepe, lasciando poco spazio anche sulle corsie laterali dove Salvatore Masiello e Belmonte hanno giganteggiato in quanto a personalità e forza fisica. Ma anche Ghezzal all'esordio non è dispiaciuto, così come l'asse centrale Almiron Donati che ha orchestrato la manovra a centrocampo orfano di Gazzi a causa di un infortunio che l'ha costretto ad uscire anzitempo.
Se la settima vittoria fra le mura amiche contro la Juventus (terza consecutiva dopo l'1-0 del 3 giugno del 2007 ed il 3-1 del 12 dicembre 2009) verrà archiviata con soddisfazione dagli statistici nostrani, ricoprirà un sapore tutto particolare per Jean Francois Gillet : il capitano ieri ha tagliato, infatti, il traguardo delle 318 presenze, diventando il biancorosso più fedele alla maglia assieme al leggendario Giovanni Loseto. Considerando l'età del portiere belga (31 anni compiuti il 31 maggio scorso), è molto concreta la possibilità che il numero 1 biancorosso si isoli in vetta alla speciale classifica dei più presenti, scrivendo di diritto il suo nome nella storia del Bari Calcio.
Ultimo e doveroso riferimento va fatto per la tessera del tifoso, nuovo e molto discusso sistema di fidelizzazione entrato in vigore ufficialmente da questa stagione: il Bari, come promesso da Garzelli nei giorni antecedenti la partita, si è fatto trovare pronto e ha destinato ingressi preferenziali per i possessori, riscuotendo i consensi del pubblico. Gli Ultras Bari, invece, cuore pulsante della tifoseria barese e dichiaratamente contrari alla TdT, hanno osservato 20 minuti di silenzio per far vedere come sarebbe lo spettacolo senza il loro supporto al termine dei quali si è scatenata una vera e propria bolgia: e sull'importanza del 12° uomo, almeno fra le mura amiche, nessuno aveva alcun dubbio.
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