Bari e Juventus si affrontano al San Nicola per l’anticipo domenica della prima giornata di campionato.
Al calcio d’inizio Ventura presenta per nove undicesimi la squadra dello scorso anno, con Ghezzal e Rossi uniche novità: Belmonte è preferito a Raggi come terzino destro nella partita che segna l’aggancio di Gillet a Giovanni Loseto nella classifica delle presenze, a quota 318.
Di fronte c’è uno dei protagonisti dello scorso esaltante campionato, Bonucci, salutato con affetto dai suoi vecchi tifosi prima dell’inizio della gara. Due squadre allo specchio, schierate con il 4-4-2: quello di Del Neri propone da subito i due crack della campagna acquisti estiva, Krasic (preferito a Martinez) e Quagliarella, bianconero da poche ore.
Al 3’ è subito Bari, Almiron si libera di un avversario e pesca dalla destra Barreto: il tiro del brasiliano e potente ma si perde sopra la traversa. La risposta della Juve arriva tre minuti dopo: Sasà Masiello cincischia sulla sinistra ed innesca Krasic, con la difesa biancorossa che si salva in corner, con susseguente colpo di testa di Bonucci, di poco alto.
Basta il primo scorcio a tracciare il copione della gara: la Juve cerca il timone della gara, il Bari riparte di slancio, anche se dal 17’ deve fare a mezzo di Gazzi, uscito malconcio da un contrasto (dentro Donati).
Il risveglio della Curva Nord (venti minuti di silenzio per la Tessera del Tifoso) scuote i biancorossi: al 22’ Ghezzal supera Storari dopo una bella triangolazione ma il portiere gli smorza in angolo il tiro del vantaggio.
La Juve risponde al 33’ con un tentativo di Felipe Melo , che muore alla destra di Gillet. Del Neri inverte gli esterni (Krasic a sinistra, Pepe a destra) ma il suo attacco è solo tanto fumo.
L’arrosto, invece, ce lo mette il Bari al 43’: la percussione di Donati è quella giusta e culmina in un sinistro imparabile per Storari. E’ l’ultimo sussulto del tempo, che finisce con l’ammonizione di Marchisio (fallo a centrocampo, dopo tanta tolleranza) e quattro minuti di recupero.
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