"La mia vera vocazione è il calcio, l'architettura è un hobby per me", affermava pochi mesi fa Gustavo Aprile su Ovaciòn. Ma chi è Gustavo Aprile? Un carneade fino a qualche giorno fa, oggi un nuovo acquisto del Bari. Angelozzi, infatti, continua ad infoltire la batteria di centrocampisti e mette a disposizione di Torrente questo mancino uruguaiano, classe 1988, che nell’ultima stagione ha militato nel Bella Vista Montevideo, in Primera Divisiòn. Domani firmerà un contratto quadriennale dopo aver effettuato le visite mediche.
Gustavo Javier Aprile Retta (foto www.cabellavista.com.uy) nasce a Montevideo il 10/08/1988 ed inizia la carriera nell’Unión Vecinal passando poi per Rocha, Nacional, Danubio e, nel 2009, Racing con cui debutta in campionato prima di rompersi i legamenti crociati del ginocchio. Ritorna a giocare negli ultimi mesi del 2010 e nel 2011 si accasa al Bella Vista. Vanta un’esperienza con la selezione under 17 del proprio paese nel torneo Sudamericano.
Si definisce un "volante", il regista davanti alla difesa che detta i ritmi di gioco, anche se dalle immagini reperibili sul web sembra sia più una mezz’ala sinistra nel centrocampo a tre.
Come già detto, Aprile condivide la passione per il calcio con quella per i libri. Ha studiato inglese, greco e italiano. Lo studio della nostra lingua gli è stato d’aiuto nel viaggio nel sud Italia (Potenza) alla ricerca degli avi per acquisire il passaporto italiano, poi effettivamente ottenuto grazie ai bisnonni di parte materna. Nel Bel Paese ha avuto modo di assistere anche ad una partita del Padova rimanendo affascinato dallo stadio dei veneti. Da quel momento il suo unico desiderio è stato quello di trasferirsi nel nostro campionato. Desiderio esaudito anche grazie al suo procuratore Gerardo Arias, lo stesso del neo catanese Rolìn.
I tifosi già si sono scatenati nella ricerca di informazioni sullo sconosciuto acquisto uruguaiano. Alto 182 cm per 80 kg, ha già colpito la fantasia dei supporters biancorossi per la folta chioma rasta.
L’uruguaiano ha sempre sostenuto che se fosse arrivato a giocare in Europa non avrebbe abbandonato gli studi: "Se avrò la possibilità di fare un po’ di denaro la investirò nell’architettura. Costruire case, investendo il denaro in quello che so."
Intanto i baresi sperano che "el arquitecto" possa costruire trame di gioco illuminanti per Caputo&co. e contribuire ad una grande stagione dei biancorossi di Torrente.
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