Bomber per caso o naturale processo di crescita di un giovane talento? La vita in biancorosso di Luca Ceppitelli è cambiata improvvisamente nel giro di una settimana. Lo scorso anno 27 presenze totali e zero reti, nelle prime due presenze di questo campionato già due reti e un assist. Una settimana per infilzare Cittadella e Ascoli. Va veloce la vita del difensore. Se c'è uno Zaza che ti sfugge e ti fa dannare, quale miglior modo di farsi perdonare se non quello di segnare la rete decisiva al "Del Duca"? Capocannoniere della squadra e uomo più incisivo in zona d'attacco, roba da fare invidia a Caputo, Iunco ed Albadoro, in tre fermi complessivamente ad una sola rete e un assist. Una rete, quella di Ascoli, che regala al Bari la seconda vittoria in due partite, cosa che non avveniva dal 1984/1985, stagione in cui i biancorossi conclusero terzi in serie B conquistando la promozione nella massima serie. Un Bari che poteva contare su difensori del calibro di Loseto, De Trizio, Cavasin e Cuccovillo.
Non male per il 23enne di Castiglione del Lago, uomo copertina di un Bari fresco e voglioso di emergere, in cui i difensori sono i primi attaccanti e gli attaccanti si sfiancano per dare copertura alla difesa. All'inizio del 2011/2012, non erano in molti a scommettere sul neo arrivato centrale ex Andria. Dopo il primo periodo di ordinario apprendistato, però, Ceppitelli si è ritagliato sempre più spazio fino a scalzare Borghese dal posto da titolare assegnatogli da Torrente. E così, inevitabile, il Genoa prende informazioni, forse strappa un'opzione. Quest'anno è partito con il piglio di chi ha acquisito sicurezza e ottenuto la definitiva fiducia dell'allenatore. Fiducia ripagata con una partenza sprint, proprio quella che serviva al suo Bari penalizzato per un passato torbido da dimenticare al più presto. Con prestazioni orgogliose di facce pulite. Come quella di Ceppitelli.
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