Il Bari, di ritorno da Varese, stamattina è subito tornato in campo per svolgere una seduta defaticante. Al termine dell'allenamento, l'eroe della serata di ieri, Borghese, si è concesso alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa partendo da un piccolo retroscena: "Il mister, poco prima che segnasse Konè, mi aveva detto che mi avrebbe lanciato negli ultimi dieci minuti come attaccante e sono andato a riscaldarmi. Poi è arrivato il secondo gol ed ero nero, non perché ero fuori, ma perché stavo soffrendo insieme ai miei compagni. Poi il tecnico mi ha detto di entrare e di attaccare. E cosi, quando ho segnato la rete che mi è stata annullata non ci ho visto più, ma mi sono trattenuto per non perdere la calma e ho detto a Caputo di non mollare ed affrettare i tempi. Quando poi è arrivato il gol nel finale, grazie all’assist di Iunco, sono esploso di gioia, per la squadra e per la soddisfazione di aver realizzato un gol pesante”.
Lo stopper con il vizio del gol, che a Gubbio, sempre sotto la guida di Torrente aveva realizzato sei reti, e che nella scorsa stagione ne ha segnati quattro (compreso uno in Coppa Italia), ha tenuto a ribadire fermamente che il suo ruolo è quello di centrale difensivo: "Avevo già giocato in qualche occasione anche l’anno scorso nei minuti finali come attaccante. Ma in formazione ci sono tanti miei compagni che sono attaccanti di ruolo, io mi vedo come difensore nel modulo a tre o a quattro. Poi se il mister mi dovesse richiedere di propormi in attacco, non mi tiro indietro. Io punto a migliorarmi ogni giorno, mi sono allenato duramente quest’estate ed ho tanta fame e determinazione per farmi trovare sempre pronto quando scendo in campo, che sia da titolare o partendo dalla panchina. Siamo un gruppo fantastico, come non mi era mai capitato nella mia carriera: nessuna invidia o gelosia, siamo tutti legati da amicizia e gli interessi collettivi sono al primo posto”.
Non è stato certo un inizio di stagione facile per il difensore: “Non posso che ringraziare la società, il ds ed il mister per avermi dato l’opportunità di vestire questa maglia importante che è stata indossata da campioni in passato. Credo sinceramente che Bari, anche se adesso è in B, possa collocarsi tra le prime sei piazze d’Italia per storia e blasone. Anche se non gioco sono sereno e concentrato e tutti miei compagni non hanno mai mancato di farmi sentire parte del gruppo; poi è logico che come tutti ragazzi a questi livelli vorrei sempre giocare, ma il campionato è lunghissimo ed io rispetto con tranquillità le decisioni del mio allenatore. Chiunque entra deve dare il suo contributo e trasmettere la carica agonistica ai propri compagni che possono essere in difficoltà o se devono chiudere la partita. A me piacerebbe, un giorno, giocare ad alti livelli con questa maglia, se sarà possibile, ma a patto che continui a lavorare sodo, con umiltà e la cultura del lavoro che ci trasmette mister Torrente”.
Un Bari più forte anche delle penalizzazioni (due punti oggi per il mancato versamento dell'Irper nel 2011/2012 - ndr): “La società ci ha sempre isolato e noi abbiamo sempre pensato esclusivamente al campo. Tuttavia sapevamo da inizio campionato che sarebbero arrivati ulteriori punti di penalità, siamo però felici che siano due e non tre. Adesso ripartiamo azzerando quanto di positivo è stato fatto, e ricominciamo a pedalare per raggiungere quanto prima l’obiettivo della salvezza, senza fare proclami come lo scorso anno. Spero si possa avvicinare sempre più gente allo stadio e starci vicino, da parte nostra possiamo assicurare che continueremo a regalare emozioni uniche ed a sudare sino alla fine per onorare la maglia”.
Il giocatore italo-svizzero ha riservato parole di elogio per Antonio Matarrese, in rappresentanza della proprietà, in tribuna accanto a Garzelli ed il ds Angelozzi: “Antonio Matarrese già lo scorso anno non ha fatto mancare la sua presenza sugli spalti e, soprattutto in occasione delle trasferte, ci ha spronati. Da giocatori non possiamo che ringraziarlo per le belle parole”.
Il centrale difensivo ha concluso la conferenza volendo fare delle dediche speciali per il gol realizzato: “Dedico questo gol ai magazzinieri, Vito Serino e Pasquale Lorusso sempre presenti, alla mia ragazza e famiglia e i miei compagni che sono fantastici. In particolare ho legato tantissimo con Filkor, è un bravissimo ragazzo che si è subito inserito”.
|