Josè Ignacio Castillo dallo scorso gennaio si è trasferito a titolo definitivo alla corte di Ventura per la cifra impegnativa di un milione di euro. Da quando è approdato nel capoluogo pugliese ha realizzato quattro reti, di cui una fondamentale in questa stagione che è valsa il gol del pareggio contro il Napoli. Sabato sera l’attaccante argentino affronterà la sua ex squadra, la Fiorentina, ultima in classifica con l’acqua alla gola ma, in conferenza stampa, ha assicurato che la squadra farà di tutto per tornare a casa con il bottino pieno.
Prima di presentare la sfida contro i toscani, l'attaccante è tornato a commentare la gara con la Lazio e le sue prestazioni offerte fino a questa giornata: “Abbiamo perso la seconda partita consecutiva ma, a mio avviso, solo perché non siamo stati capaci di concretizzare. La Lazio ha vinto giocando nella sua metà campo e sfruttando le uniche due occasioni concesse, davvero fortuite. Dopo il secondo gol, abbiamo un po’ mollato. Anche a Genova, non meritavamo la sconfitta, ed io, oltre ad essermi procurato il rigore, non sono riuscito a finalizzare quando mi sono trovato davanti al portiere. In ogni caso sono tranquillo, perché ho già segnato e credo di essere in forma. È vero che potrei annoverare qualche altro gol ma, tuttavia, giudico nel complesso positivamente quanto ho realizzato, ogni volta che il mister mi ha utilizzato. Dopo aver accumulato il giusto minutaggio, mi sento pronto per essere schierato dal primo minuto, ovviamente spetterà poi al mister deciderlo”.
Incalzato da qualche domanda sulla scarsa vena sotto porta dell’attacco barese e dei troppi gol subiti (le statistiche dicono: terz'ultimo peggiore attacco e penultima peggiore difesa del campionato), Nacho ha risposto un po’ stizzito e soprattutto difendendo gli altri compagni di reparto: “Siamo in forma, e non è possibile trarre bilanci drastici dopo sette giornate. Bisogna finire di fare confronti con la scorsa stagione, ma guardare con ottimismo al presente. Abbiamo uno dei peggiori attacchi? Siamo stati in grado di fermare la Juve, sfiorare l’impresa al San Paolo, vincere contro il Brescia, oltre ad aver giocato anche meglio, a tratti, della Lazio capolista, nonostante la sconfitta subita. Se guardate la classifica siamo a tre punti dalla Fiorentina, ma anche a tre dalla zona che conta, quindi credo sia solo una questione soggettiva ed opinabile. Dobbiamo salvarci e continuare a giocare come sappiamo, senza cambiare alcun modulo”.
Infine la punta biancorossa, ex della Fiorentina, ha dichiarato di non avere rancori per aver lasciato dopo solo sei mesi una città bellissima ed un club che aveva dominato il girone di Champions: “Con i tifosi di Firenze avevo legato in fretta, solo che ho pagato a caro prezzo l’infortunio ed ho finito per fare scelte diverse per giocare con maggiore assiduità.
Il calciatore argentino ha proseguito raccontando un aneddoto della stagione passata, quando era ancora allenato dall’attuale Ct della Nazionale, Cesare Prandelli: “Prima che la Fiorentina accusasse un evidente calo fisico-psicologico, avevamo dominato un girone di Champions e fatto bene in campionato. Prandelli che allenava da cinque anni ci faceva lavorare in modo particolare ma efficace, cambiare dopo tanto tempo non è mai semplice. Posso solo ringraziare la Fiorentina, ma non recrimino nulla perché so di aver fatto il possibile”.
Castillo ha poi concluso tracciando un breve profilo dei prossimi avversari, spiegando come hanno intenzione di fermare l'attuale fanalino di coda: “Sinceramente sarei stato più preoccupato se avessero vinto domenica. In ogni caso, il pubblico di Firenze è impaziente, e sono sicuro che faranno di tutto per spingerli alla vittoria (la società viola ha dimezzato i prezzi per riempire per far diventare una bolgia lo stadio “Artemio Franchi”). Toccherà a noi, fare maggiore possesso di palla ed impedirgli di fare esaltare le loro individualità. Non potremo avere cali di concentrazione e ci impegneremo a dimostrare il nostro valore, disputando una gara convincente”.
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