Tentare di analizzare la terza sconfitta di fila dei galletti sarebbe un’impresa alquanto ardua, per tifosi e addetti ai lavori. Ci ha voluto provare Segio Bernando Almiron intervenuto, stamane, in sala stampa per rispondere alle tante domande dei giornalisti presenti in via Torrebella, sede dell’AS Bari.
Tutti, a partire dai supporters baresi, partecipi con un numero cospicuo anche in Toscana, si aspettavano una reazione contro l’ormai ex ultima in classifica, la Fiorentina del traballante Mihajlovic. Purtroppo non è andata così, anzi, come da tradizione, il Bari è riuscito ancora una volta ad aggiudicarsi l’appellativo di "squadra scaccia crisi".
A smentire tutto ciò, sono bastate poche parole ma incisive, del centrocampista argentino numero 4:"E’ un brutto momento questo, ma stiamo cercando di capire come risolvere questo problema. La squadra, comunque, è sempre unita e nello spogliatoio non ci sono frizioni." Dichiarazione molto forte quella del regista centrale biancorosso, in grado di assumersi la responsabilità di quanto detto garantendo una coesione di gruppo che agli occhi dei tifosi appare fantasma. Forse la determinazione sta venendo meno, come lo stesso Ventura aveva paventato durante le ultime interviste, cercando di spronare la squadra ad una pronta risalita.
Ininfluente è stato, infatti, il goal, ad accorciare le distanze, del 2-1 di Parisi, a pochi minuti dalla fine della partita, come inefficace è stata la conduzione della partita da parte di tutti gli 11 schierati in campo dal mister ligure:"Adesso dobbiamo tirare fuori tutto il nostro meglio e provare a fare qualcosa di nostro con delle giocate individuali ed essere più cattivi sotto porta. Stiamo giù moralmente ma abbiamo il tempo per rialzarci."
Un ulteriore neo del nuovo Bari di questa stagione calcistica è, appunto, la scarsa tendenza nell’andare al tiro dai 20 metri con conseguente penuria di goal, cosa che anche ad Almiron, specialista dei tiri dalla lunga distanza, sta capitando di frequente:"La rete mi manca e ogni domenica cerco sempre di farla ma purtroppo la fortuna, adesso, non è dalla mia parte; mi impegnerò anche in questo senso." E l’impegno lo si noterà a partire da giovedì prossimo, data fissata per l’esordio del Bari in Coppa Italia contro il Torino del presidente Urbano Cairo:"Ad inizio campionato si parlava di Europa League, Champions League, ora si gioca la Coppa Italia; il nostro obiettivo è pensare all’attuale stagione e centrare la salvezza quanto prima, ma l’impegno giovedì sera non mancherà."
Domenica prossima, invece, Almiron, ex bianconero, con il resto della squadra, affronteranno un’altra compagine reduce da un periodo nero ormai alle spalle, l’Udinese dell’arcigno Guidolin:"Cercheremo di affrontare questa squadra con più determinazione e convinzione dei nostri mezzi. Io ho giocato in passato ad Udine ed ho un bel ricordo; adesso vorrei lasciarlo a Bari." Ad ogni modo, per il fantasista argentino originario di Rosario, la classifica appare come una cartina di tornasole, osservando anche il piazzamento dei galletti della passata stagione all’ottava giornata di campionato:"Non mi aspettavo così presto questo posto in classifica, ma evidentemente è il frutto dei nostri errori. Cercheremo di parlare tutti insieme per superare questo brutto momento."
Il Bari, adesso, avrebbe bisogno di una scossa per superare queste difficoltà, ed Almiron smentisce categoricamente un possibile stato di appagamento della squadra:"Siamo tutti pronti e decisi a rialzarci e riprenderci; ne usciremo fuori ben presto."
Con queste ultime battute, si è conclusa la consueta conferenza stampa prima dell’allenamento pomeridiano dei galletti, impegnati nel preparare al meglio il mach di giovedì sera in vista del turno di Coppa Italia che si disputerà al San Nicola contro il Torino dell'ex De Vezze, voglioso di fare bella figura in Puglia.
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