In occasione della gara Bari-Novara, SoloBariNews ha intervistato in esclusiva Raffaele Rubino, capitano della formazione piemontese.
Ciao Raffaele, grazie per aver accettato il nostro invito. Sei un barese verace, ma hai costruito le tue fortune calcistiche altrove. Come mai?
Quando sei ragazzino, la tua ambizione assoluta è quella di giocare nella squadra della tua città, un autentico sogno. Dopo cinque anni di trafila nel settore giovanile, sono riuscito ad arrivare nella squadra Primavera. Ma i tempi erano diversi, prima emergere per i giovani era ancora più difficile. Sono andato in prestito al Bisceglie per farmi le ossa, pensavo di rientrare in prima squadra nella stagione successiva ma alla fine il Bari ha ritenuto opportuno lasciarmi lì. Quando, anni dopo, mi sono trasferito al Torino, il Bari mi ha cercato, ma ormai avevo già firmato per i granata ed è sfumata l’ultima opportunità di vestire la maglia biancorossa. Rimane un grande rimpianto per la mia carriera, non non ho mai creduto a chi dice che nessuno è profeta in patria. Quando giochi per la squadra della tua città ci metti un attaccamento, una passione e un sentimento maggiore. Caputo è un esempio in tal senso.
Sei detentore di un record incredibile: hai segnato in tutti i campionati professionistici con la tua attuale squadra. Complimenti per questo exploit, difficilmente raggiungibile.
È una grandissima soddisfazione aver conseguito questo primato, spero che rimanga imbattuto. A Novara sono riuscito a consacrarmi, la società mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco a partire dalla C2 e qui sono riuscito a raggiungere traguardi importantissimi.
Presentaci il Novara, prossimo avversario del Bari.
In questo campionato abbiamo fatto fatica sin dall’inizio, a causa della penalità in classifica e di un evidente ricambio generazionale della rosa dopo la retrocessione dalla A. I risultati non sono stati soddisfacenti e alla fine ha pagato dazio l'allenatore Tesser. Con l’avvento di Aglietti ci siamo rimessi in carreggiata ritrovando quello spirito che ci aveva contraddistinto negli ultimi anni. La squadra gioca, ha voglia di riscatto ed ha dimostrato che può fare risultato contro chiunque. Speriamo che il periodo difficile sia alle spalle.
Hai visto giocare il Bari in questa stagione?
Sempre, e mi ha fatto una grandissima impressione. Non so cosa si dica in città e cosa ne pensino i tifosi, ma considero il Bari una delle migliori squadre della B sin dalla scorsa stagione, ne parlo spesso con i miei compagni. Senza dimenticare la pesante penalità in classifica che non ha influito sul rendimento, sono certo che in pochi si sarebbero aspettati un campionato così positivo.
A Bari hai una splendida scuola calcio, parlaci di questa bella iniziativa.
Seguiamo oltre 120 bambini, colgo l'occasione per ringraziare i miei collaboratori per il lavoro che stanno svolgendo in modo egregio da oltre un anno e mezzo. Questo progetto è nato senza uno scopo di lucro ma semplicemente per trasmettere, ai genitori in primis e ai loro figli dopo, il messaggio che il calcio aiuta a crescere, a vivere, a socializzare. Lo sport di gruppo in tenera età è fondamentale.
Il saluto di Raffaele Rubino ai tifosi del Bari
Li saluto con grandissimo affetto. Sono lontano da casa da tanto tempo, ma non mi stanco mai di seguire le vicende della squadra della città in cui sono nato.
Ringraziamo l’ufficio stampa del Novara e Raffaele Rubino per la grande disponibilità e simpatia.
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