"In questo momento mi sento in una posizione di forza, rispetto al mercato estivo, proprio perchè tutti parlano del Bari in termini positivi. In ogni modo, mi impegnerò a non snaturare la squadra". Con questa dichiarazione concisa ma chiara, Guido Angelozzi si è presentato stamane allo stadio San Nicola per una conferenza stampa straordinaria in occasione del Natale. Non solo gli auguri di rito ma anche il punto della situazione a circa metà stagione calcistica: “Questo è un incontro per rivederci e fare gli auguri di un sereno Natale a tutti – commenta il direttore sportivo biancorosso – Non è un periodo infausto per la squadra. Non dimentichiamoci da dove siamo partiti: salvezza e valorizzazione dei ragazzi. Sono contento di come stanno andando le cose, la squadra non ha colpe e va elogiata”. L'argomento calciomercato è scottante ma il dirigente barese ha le idee già chiare: “I ragazzi stanno pensando al Bari, giocano per il Bari e sono a Bari. Non esistono, tuttavia, giocatori incedibili: si valuteranno le offerte di volta in volta, qualora dovessero pervenirne di importanti. Abbiamo tanti giocatori su cui puntare a lungo termine ma pochi in grado di incidere immediatamente, in corso di stagione. E chi compra a gennaio vuole questo. Ecco, magari qualche altra operazione come quella fatta in estate con Bellomo sarebbe augurabile".
E i rinforzi? "L'unico ruolo in cui non abbiamo alternative è quello di terzino sinistro: pensavo potesse adattarsi Aprile così non è stato. Intanto, però, ci sono due difensori di prospettiva come Vosnakidis, classe 1994, ed il primavera Chiochia, che si alleneranno con la prima squadra da gennaio. E poi c'è la ripresa, dopo gli infortuni, di Iunco e Ghezzal, oltre al ritprno di De Falco, disponibile già da Cesena”.
Un quadro completo quello descritto dal ds Angelozzi al quale va aggiunto un particolare: la squadra è viva e non verrà smantellata: “Non bisogna attaccare i ragazzi perchè sono persone serie. Ci può stare che qualche domenica uno non sia al top: è un momento di fuori forma, ma solo un momento”. Infine, un accenno al comportamento dei tifosi e di tutti quelli che costantemente seguono le sorti dei galletti: “Non ci sentiamo abbandonati dalla gente. Non c’è tanto pubblico il sabato in casa, ma le persone presenti ci tengono molto alla squadra”.
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