Sesta vittoria interna per il Bari, che raccoglie tre punti pesanti giunti a sei secondi dal triplice fischio, contro il Grosseto fanalino di coda. Il tecnico Torrente al termine della gara ha analizzato lucidamente la gara, complimentatosi con i suoi ragazzi: “Non abbiamo brillato come in altre occasioni, ma oggi contavano i tre punti più di tutto e fa niente se sono arrivati solo alla fine. Abbiamo dominato tutta la partita e sfruttato la superiorità numerica, anche se non era semplice perché ci avevano chiuso tutti gli spazi, e dovevamo sfruttare meglio le corsie esterne. Oggi c’erano da registrare le assenze di Romizi e Ceppitelli squalificati, gli infortunati di lungo corso e Defendi che l’ho perso nella rifinitura, ma siamo rimasti compatti ed il portiere avversario credo uno dei migliore in campo, ci ha impedito il gol in più di un’occasione”.
Il capitano Ciccio Caputo ha sbagliato un rigore che poteva sbloccare prima la partita, ma all’ultimo minuto è stato suo il tiro decisivo che ha costretto Lanni a respingere sui piedi di Fedato, il quale prontamente ne ha approfittato segnando la sua terza rete: “Ho sentito qualche mugugno verso il capitano. Io posso solo dire che ha dato veramente tutto, e sbagliare un rigore può starci. La rete di Fedato, per me vale come un suo gol perché è stato abile nel crearsi un varco e provarci. Bisogna essere fieri di questa squadra giovanissima che non molla mai, e preferisce sempre giocare un calcio propositivo piuttosto che stare sulle sue e difendersi”.
Domenica prossima il Bari affronterà il Cittadella per la prima di ritorno, e poi si riaprirà anche la finestra del mercato. L’allenatore è stato chiaro ed ha espresso la sua opinione senza nascondersi: “Se non fosse per la penalizzazione saremmo in zona playoff a quota 30 ma va bene così e ci teniamo stretti questi 23 punti. Nel girone di ritorno possiamo sicuramente migliorarci, e sfruttare a nostro vantaggio l’esperienza accumulata da un gruppo molto giovane. I miei rinforzi? Spero si chiamino Iunco e Ghezzal: il primo rappresenta un'alternativa di grande esperienza, l’algerino sta accellerando i tempi e potrebbe tornare a disposizione alla ripresa, a fine gennaio. Tornando a noi, abbiamo accusato un momento di flessione di qualche giocatore e perso qualche punto per strada, ma il campionato è lungo ed affronteremo con il nostro spirito combattivo la seconda parte”.
Corrucciato e deluso dall’arbitraggio Leonardo Menichini, il tecnico del Grosseto, subentrato da due gare: “Dico la mia senza voglia di polemizzare: spero che il Grosseto non diventi il Calimero di turno. Oggi la partita doveva terminare pari, ma è stata condizionata dall’inizio con un’ammonizione eccessiva al centrale difensivo. Vorrei poi rivedere il rigore. Tuttavia, non molliamo un centimetro, anche se servirà un'impresa per salvarci”.
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