Presentato oggi dal direttore generale Dott. Claudio Garzelli, il neo acquisto Junior Tallo, attaccante di provenienza Roma che detiene il suo cartellino in comproprietà con il Chievo Verona. Ivoriano come Drogba, nove presenze in nazionale tra under 20 e under 23, l'accostamento con l'ex Chelsea viene facile e merita subito la puntualizzazione: "Lo avrò incontrato due volte nella mia vita in Costa d’Avorio. Non ci assomigliamo molto in verità perché lui è più centravanti ed ha fatto una carriera brillante, io invece ho ancora tutto da dimostrare e vorrei essere più semplicemente Junior Tallo”. La punta, strappata alla concorrenza di Varese, Cesena e Siena, si è allenata con il resto del gruppo in mattinata e nel pomeriggio continuerà il lavoro sul campo per ritrovare subito la miglior forma: “E’ tanto che non gioco, non sono al top, ma non c’è tempo e, pertanto, spetta a me dare il meglio. Sono a disposizione del tecnico e voglio subito mettermi in mostra. Ho determinazione e tanta volontà, anche se a volte in allenamento posso sembrare svogliato. Quando c’è la partita è un’altra storia!”.
Tallo ha voluto ringraziare il tecnico Alberto De Rossi con il quale, nel campionato Primavera del 2011/12, ha segnato 18 gol in sedici presenze: “Ringrazio e saluto affettuosamente mister Alberto De Rossi per aver creduto in me. Quando arrivai a Roma, venivo dal Chievo dove avevo giocato sempre come esterno. Lui mi disse che dovevo giocare più vicino alla porta come punta centrale ed ho fatto molto bene con la Roma. Poi l’anno scorso ho collezionato tre partite in A, in cui mi sono comportato discretamente. Infine, quest’estate, in vacanza nel mio Paese, ho contratto il virus della malaria perché avevo fatto tardi i vaccini e per riprendermi ci ho messo più del dovuto e quando son tornato ero chiuso da altri”.
Sul suo ruolo, ha spiegato di essere un giocatore duttile: “Sono una punta centrale anche se nasco come esterno e forse mi trovo anche meglio come seconda punta. Ho visto due partite del Bari di Torrente e posso dire che mi hanno impressionato per come giocano bene a calcio. Sinceramente non vedo l’ora di giocare partite ufficiali. Non avrò alcun problemi ad essere schierato come punta centrale o esterno largo. Mi piace segnare ed allo stesso tempo, mi piace servire l’ultimo passaggio in profondità ai miei compagni”.
Infine il giocatore, che deciderà molto presto anche il numero di maglia (al momento ha semplicemente detto di non avere preferenze - ndg), ha concluso con una dichiarazione in grande stile: “Spero di portare in A il Bari: ho promesso che se dovessi riuscire in tale impresa, resterei. Ma adesso penseremo al lavorare al meglio in vista del campionato, pensando esclusivamente alla prossima partita”.
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