Mentre il premier Giovanni Goria, alla guida del pentapartito DC-PSI-PSDI-PRI-PLI, si è dimesso dopo 8 mesi e mezzo e il Capo dello Stato, Francesco Cossiga, ha dato inizio alle consultazioni per la nascita del 48° governo della Repubblica, il massimo campionato di calcio è una questione tra Napoli e Milan. In serie B, invece, la situazione è più ingarbugliata, sia in testa che nelle parti basse della classifica. In lotta per la promozione ci sono almeno 7 squadre mentre 8 sono le squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.
Il 13 marzo 1988 il Bari intravede il terzo posto, l’ultimo utile per salire nel calcio che conta. La partita contro l’Udinese è importante per non lasciarsi sfuggire l’occasione per agganciare la vetta, visto anche il concomitante scontro diretto tra Cremonese e Lazio.
Nel Bari c’è un solo assente: Cucchi. Mister Catuzzi schiera Mannini, G. Loseto, De Trizio, Ferri, Carrera, Lupo, Perrone, Maiellaro, Rideout, Cowans, Brondi. In panchina si accomodano Della Torre, Guastella, Cangini, Laureri, Nitti.
Molti gli assenti tra i friulani. Mancano Bruno, Criscimanni e Galbagini mentre vanno in panchina Abate e, all’ultimo momento per un attacco febbrile, Tagliaferri. La formazione che affronta il Bari è Brini, Galparoli, Rossi, Firicano, Righetti, Pusceddu, Caffarelli, Manzo, Russo, Dossena e Chierico. A disposizione dell’allenatore Sonetti ci sono Brini, Del Fabro, Tagliaferri, Fontolan e Vagheggi.
Davanti a circa 17.000 spettatori, in una splendida giornata di sole leggermente ventilata, arbitra il sig. Fabbricatore di Roma.
L’inizio della partita è subito per i padroni di casa che, all’11°, sfiorano il gol: assist di Rideout, la palla finisce a Perrone che, solo, dentro l’area, si fa precedere di un soffio dal portiere Brini. E’ il prologo al gol che giunge 9 minuti più tardi, al 20°.
L’Udinese è in difficoltà nella sua area: Galparoli tenta di allontanare il pallone ma colpisce la schiena di Brondi. La sfera finisce sulla destra dove c’è Perrone: l’ala parte in slalom, semina Pusceddu, e si invola verso l’area avversaria. Vede dall’altra parte Rideout tutto solo e lo serve con un cross preciso: al centravanti inglese non rimane altro che colpire di testa e segnare sotto la traversa (qui sotto l'immagine del gol). Bari-Udinese 1-0 e gol di Rideout dopo 1346 minuti di digiuno (17 partite, dal lontano 25 ottobre 1987 in Genoa-Bari 2-3 dove realizzò una doppietta. In pratica 5 mesi e mezzo senza segnare).
Subito il gol l’Udinese non riesce a reagire visto che Dossena e i suoi compagni di reparto venivano bloccati dal centrocampo barese. E’ invece ancora il Bari a rendersi pericoloso con Rideout che non sfrutta il passaggio di Ferri, scattando in ritardo. Sul finire del primo tempo è Dossena a impegnare Mannini con un tiro-cross che viene deviato in angolo mentre Caffarelli, più tardi, sbaglia una conclusione da dentro l’area con il portiere barese che respinge di pugno. Il primo tempo termina con Cowans che anticipa Chierico prima del suo ingresso in area.
Nel secondo tempo Sonetti cerca di dare più peso alla manovra offensiva della sua squadra sostituendo Caffarelli con Fontolan mentre, dopo pochi minuti, è Cowans nel Bari ad uscire per far posto a Laureri: per l’inglese il riacutizzarsi di un vecchio infortunio. Ma il gioco dell’Udinese non cambia anche per la giornata negativa di Russo (i tifosi biancorossi non lo rimpiangono visto che era in procinto di trasferirsi proprio a Bari): l’unica opportunità è per Fontolan che, scattato sul filo del fuorigioco, scivola al momento del tiro e permette a Loseto di liberare. Poi solo Bari.
Al 63° Rideout, di testa, smarca Perrone che con un gran destro impegna Brini in una difficile parata. Al 66° il raddoppio. Ancora Rideout in evidenza: si libera di Galparoli lanciandosi verso la porta avversaria. Appena dentro l’area viene steso da Rossi in fase di recupero: è rigore. Sul dischetto è Perrone, uno dei migliori della partita: rasoterra imparabile e Brini senza scampo (nella foto il gol). Bari-Udinese 2-0.
Pochi minuti più tardi Chierico lascia la sua squadra in 10 per un fallo a gioco fermo su Laureri e per l’Udinese la partita è chiusa. C’è solo il tempo per il Bari di sfiorare il terzo gol: prima con Rideout (anticipato da Brini) e poi con Guastella (entrato al 74° al posto di Brondi, fuori per contrattura) in ritardo su un cross di Maiellaro. Il triplice fischio di Fabbricatore mette fine alla contesa.
Vittoria doppiamente importante per il Bari che raggiunge l’obiettivo di raggiungere il terzo posto in classifica insieme a Cremonese e Lazio (0-0 nello scontro diretto) e ritrova il suo bomber, l’inglese Rideout, dopo 17 turni di digiuno. Riconosce i meriti dei biancorossi anche l’allenatore dei bianconeri, Sonetti.
Mentre sugli spalti viene apprezzata la vittoria del Barletta a Brescia (gol di Guerrini), il pensiero è già per il prossimo incontro: il Bari andrà a Catanzaro per una difficile trasferta. I giallorossi del bomber Massimo Palanca, reduci dal pari di Parma, sono nei piani alti della classifica, intenzionati a lottare fino in fondo per la promozione alla massima serie. Ottimo banco di prova per i ragazzi di Catuzzi: quale migliore occasione per dare seguito alla vittoria di oggi.
L’appuntamento è tra sette giorni e sarà, come sempre, un’altra storia.
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