"Questa squadra ha fatto 32 punti e non è da playout. E' però consapevole di doversi tirare fuori dalla zona calda, giocando come sa. Magari con più rilassatezza rispetto all'ultimo periodo". A sentire Torrente alla vigilia di Bari-Varese, i lombardi sono forse il migliore avversario possibile per i biancorossi: tosto, quotato, ambizioso. Insomma, stimolante da battere: “C'è grande voglia di vincere contro una squadra così, che a gennaio si rinforzata ancora e punta con decisione ai play-off. Siamo in casa e vogliamo imporre il nostro gioco, cercando di essere “cattivi” e determinati”.
Con quale formula? Ancora con il 3-4-3, cambiando qualche interprete per necessità. Al centro dell'attacco, ad esempio, dove non ci sarà Caputo frenato da problemi intestinali. Al posto del capitano, uno fra Tallo e Ghezzal, destinati comunque ad occupare due dei tre posti del tridente offensivi: “A giudicare dalle sue dichiarazioni, Ghezzal sembra pronto – osserva il tecnico – Ora spero che lo dimostri in campo, di chiacchiere ne abbiamo fatte fin troppe (sorride, nda). Tallo? Nasce esterno, e poi si è adattato anche al centro. Gli tocca dimostrare le sue qualità anche in quella posizione”.
Gli altri dubbi, per il primo dei due incontri casalinghi consecutivi, sono a centrocampo, sulla destra (ballottaggio Sabelli-Defendi, con il primo favorito) ed in mezzo, dove a fianco di Bellomo c'è una sola maglia per De Falco e Sciaudone, vista la perdurante assenza di Romizi: “Un'assenza importante, è l'unico interdittore che abbiamo. Per il resto, il modulo è relativo. A Terni la squadra mi è piaciuta, anche se abbiamo tirato appena due volte in porta. Ora abbiamo bisogno di fare punti, anche giocando male”.
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