"L'allenatore non si tocca". Conferenza straordinaria questa mattina al San Nicola. Il ds del Bari, Guido Angelozzi, ha voluto chiarire quella che è la posizione societaria alla luce dell’attuale infelice piazzamento in classifica della squadra."Mi assumo la responsabilità di quello che sta succedendo. Non mi vergogno dei ragazzi e del tecnico. È un brutto periodo ma dobbiamo avere la forza di riprendere il cammino interrotto".
Sul motivo per il quale Caputo e compagni non esprimano più quel calcio tanto invidiato ad inizio stagione, Angelozzi si è dato una spiegazione. “Qualcuno ha spento inconsciamente la luce. Torrente si aspettava una reazione dai ‘senatori’, ma gente come Bellomo vive un’involuzione e io ho il compito di sostenerlo ed aiutarlo”. E proprio il tecnico campano si era sfogato dopo l’amara sconfitta rimediata contro la Pro Vercelli, “vergognandosi” del secondo tempo dei suoi ragazzi. “Il problema non è l'ultima gara – ammette Angelozzi – La verità è che non c’è forza, non ci sono più motivazioni. Il bel film di inizio campionato sta diventando una pellicola horror”.
La situazione è preoccupante ma non disperata a detta del ds biancorosso. “Proprietà, dirigenti, squadra ed allenatore devono rimanere uniti. Sono preoccupato – conclude Angelozzi – ma credo nei miei uomini”.
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