Basta un'ora al Bari, per farne tre al Padova e collezionare la terza vittoria nelle ultime quattro gare, quella che vale l'aggancio allo Spezia in 17esima posizione, la prima utile per la salvezza diretta. Nella serata del San Nicola la squadra di Torrente sfodera la più bella prestazione casalinga, incoraggiata anche da un avversario prima disposto a giocarsela e poi squagliatosi già prima dell'intervallo.
Sorpresa contenuta, all'annuncio delle formazioni, per Bellomo in panchina per la prima volta: dentro De Falco in mediana e Iunco in attacco, per una gara da usato sicuro. Nel Padova, invece, Colomba azzarda i jolly Cuffa e Babacar, inseguito invano da Angelozzi nell'estate 2011.
Comincia di gran carriera il Bari, che colleziona cinque angoli nei primi dieci minuti. Il primo lo propizia Iunco, duettando con Caputo al 6' ed impegnando Silvestri sull'angolo più lontano. Dal corner è Ceppitelli che prova di testa, prima dell'ulteriore correzione di Bellafiore, sul fondo. Il Padova risponde al 12' con una combinazione palla a terra che trova Lamanna pronto all'uscita su Babacar, e soprattutto con un tiro a specchio aperto di Farias, al 17', con palla sopra la traversa. Le occasioni migliori continuano però ad annotarsi sull'altro fronte: colossale quella fallita da Iunco in area piccola, al 19', su rasoterra di Defendi dalla destra, con palla finita alle stelle. La squadra di Colomba spaventa Lamanna con una punizione ad uscire di Cutolo ma il finale è tutto dei padroni di casa: al 37' Ghezzal indirizza sul secondo palo ma Silvestri è piazzato. Nulla può il portiere ospite, tuttavia, al 39': Iunco avanza palla al piede e serve sulla sinistra Caputo, che sblocca la partita con un preciso diagonale. Il tempo di rimettersi seduti ed è Ghezzal a far spellare le mani: al 44' l'algerino riceve palla da Defendi appena dentro l'area ed uccella Silvestri con uno splendido tiro a giro, con carambola sul palo. E' la meraviglia che consegna la partita al riposo.
Irretito dall'uno-due di fine tempo, il Padova prova a dimezzare subito lo svantaggio con Farias, liberato al tiro da una caduta di Rossi, ma Lamanna si oppone di piede, alla Garella. Scampato il pericolo, il Bari (dal primo tempo dentro Altobello per Ceppitelli, acciaccato al ginocchio) controlla e riparte ogni volta che può. Fino a chiudere virtualmente la partita al 17': Caputo crolla in area dopo le attenzioni di Dellafiore a palla lontana, provocando l'espulsione ed il rigore del 3-0, da lui stesso trasformato (13esima rete in campionato). Ci sarebbe l'occasione anche per il poker, ma Iunco imbeccato da Caputo continua a litigare con la porta avversaria, sparando addosso a Silvestri. Poi è Galano, subentrato a Ghezzal, a mandare fuori in diagonale. Altri tre punti in saccoccia, mentre dietro si continua a correre, ma non c'è tempo per pensarci troppo su: sabato si va a far visita al lanciatissimo Empoli.
Bari-Padova 3-0
Bari: Lamanna – Sabelli, Ceppitelli (31' pt Altobello), Dos Santos, Rossi – Defendi, Sciaudone, De Falco – Iunco (35' st Tallo), Caputo, Ghezzal (29' st Galano). A disposizione: Pena, Aprile, Bellomo, Fedato. All. Torrente.
Padova: Silvestri – Rispoli, Cionek, Dellafiore, Trevisan – De Feudis (7' st De Vitis), Viviani, Cuffa (24' st Jelenic) – Farias (28' st Raimondi), Babacar, Cutolo. A disposizione: Calderoni, Gallozzi, De Biasi, Bonazzoli. All. Colomba.
Reti: 39' pt e 19' st rig. Caputo, 44' pt Ghezzal.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo (assistenti Avellano-Bernardoni, quarto uomo Pezzuto)
Note: ammoniti Iunco, Trevisan, Viviani. Espulso al 17' st Dellafiore per fallo su Caputo a palla lontana. Angoli 9-3 per il Bari. Recupero 2' + 3'. Spettatori: 289 paganti e 5837 abbonati, per un incasso di Euro 22.454,00 (quota paganti 6.859,00, quota abbonati 15.595,00).
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