Un Ottobre così non si era mai visto. Nero. Nerissimo. 360 minuti che di biancorosso hanno avuto molto poco: 2 gol fatti, 8 subiti, un rigore sbagliato e la casella relativa ai punti conquistati desolatamente vuota. I numeri sono impietosi, così come la fotografia della classifica che vede il Bari occupare l'ultimo posto, seppur in coabitazione con altre 3 squadre (Bologna, Cesena e Parma).
Anche ieri contro l'Udinese si è vista una squadra lenta e priva di idee, impacciata nella costruzione del gioco e assolutamente inconsistente sulle corsie laterali, punto di forza della passata stagione. Sui piedi di Barreto è capitata la possibilità per scrollarsi di dosso questa specie di nuvolone nero che aleggia sulle teste dei biancorossi ma il brasiliano è incappato nuovamente in un errore dal dischetto, bruciando l'unica vera opportunità per ristabilire match e morale.
Un periodo così difficile nel biennio Ventura non era mai capitato: non sono le sconfitte a far notizia (nonostante pesino terribilmente sulla classifica) ma l'incapacità di trovare l'organizzazione di gioco e la determinazione giusta che aveva fatto parlare con entusiasmo tutta l'Italia pochi mesi or sono. E dire, però, che lo stesso mister ce l'aveva messa tutta per dare una ventata di novità, proponendo Salvatore Masiello alto a sinistra e Ghezzal prima punta: esperimento durato poco meno di un quarto d'ora, fino a che il numero 17 non è dovuto uscire dal campo per infortunio.
Il problema è sempre lo stesso, come ha ammesso Andrea Masiello nell'intervista del dopopartita: le squadre ormai hanno capito come gioca il Bari e affrontano la gara senza scoprirsi mai, lasciando pochissimi spazi ai biancorossi per sviluppare la manovra; senza un po' più di personalità, coraggio nell'azzardare un uno contro uno, sarà difficile per i galletti di Puglia trovare il varco giusto per far male.
Archiviato l'ottobre funesto, il Bari è atteso da un mese ricco di scontri diretti e fondamentale per l'andamento del campionato. A parte il big match di domenica prossima contro il Milan al San Nicola, i ragazzi di Ventura dovranno affrontare in rapida successione Chievo, Parma, Catania e Cesena. E non potranno fallire, questo è fuor di dubbio. La serie A è un patrimonio troppo importante per la città di Bari per farsi travolgere da polemiche e mugugni: che ci sia stato un errore in fase di campagna acquisti è sotto gli occhi di tutti ma almeno fino al mercato di riparazione non si può far più nulla. Questa squadra ha bisogno di sentire ancora la fiducia dell'ambiente per lavorare tranquilla ed uscire dalla crisi in cui è piombata. I tifosi facciano i tifosi, dato che l'amore per la propria squadra si dimostra proprio nei momenti difficili.
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