Sono passati pochi giorni dall’elezione del secondo Presidente della Repubblica Italiana che ha visto la vittoria del piemontese Luigi Einaudi quando il campionato di serie A giunge alla sua 37^ giornata. Un campionato dominato dal Torino di Bacigalupo, Gabetto e Mazzola al quale stanno cercando di opporsi, ma invano, Milan, Juventus e Triestina. Solo la matematica non ha ancora assegnato lo scudetto ai granata, ma i punti di distacco (10) non lasciano molte speranze agli inseguitori.
Il 30 maggio 1948 vede come campo principale proprio Torino dove la capolista incontra la Lazio, sapendo che un’eventuale vittoria potrebbe consegnargli il 5° scudetto della sua storia. La sua immediata inseguitrice, il Milan, sarà di scena a Bari, mentre la Juventus se la vedrà con il Modena e la Triestina scenderà a Napoli. In coda il Vicenza affronterà l’Atalanta, l’Alessandria cercherà di battere la Pro Patria e la Salernitana salirà fino a Livorno per provare ad abbandonare le zone basse della classifica.
E’ una giornata piena di sole, un sole talmente caldo che sembra di stare in Africa, oggi a Bari. La città si è svegliata con il rombo dei motori per la 2^ edizione del Gran Premio Città di Bari,
manifestazione automobilistica che si corre nel circuito ricavato dalle strade attorno la Fiera del Levante. Poco distanti gli appassionati del calcio potranno assistere all’importante match tra il Bari e il Milan, con i padroni di casa bisognosi di punti dopo la sconfitta a Busto Arsizio contro la Pro Patria e i rossoneri impegnati a raggiungere l’ormai lontano Torino.
L’allenatore del Bari, Kutik, intende vendicare la pesantissima sconfitta dell’andata a San Siro (8-1 per il Milan) e rispetto alla precedente partita opera una solo sostituzione: fuori Maestrelli e dentro il rumeno Joan Bogdan che si sistema all’ala destra. La formazione che scende in campo è Costagliola, Pietrasanta, Pellicari, Lucchi, Carlini, Isetto, Bogdan, Hrotko, Tontodonati, Tavellin e Orlando.
Il Milan, agli ordini del varesino Giuseppe Bigogno, hanno 3 assenti rispetto all’andata: non ci sono Piccardi, Bonomi e Raccis sostituiti da Foglia, De Gano e dal capitano Antonini. In campo si schierano Rossetti, Gratton, Toppan, Annovazzi, Foglia, Tognon, De Gano, Antonini, Puricelli, Burini e Carapellese.
In uno stadio gremito arbitra il sig. Zambotto di Padova.
Rossoneri subito in attacco con la difesa biancorossa chiusa a difesa della propria porta: solo saltuariamente i baresi, con azioni di rimessa, si presentano davanti a Rossetti senza, però, impensierirlo più di tanto. Al 12° un’azione viziata da fuorigioco porta i rossoneri nell’area del Bari con i difensori che si salvano in angolo: angolo che vede Costagliola anticipare su Degano. Al 24° Annovazzi ci prova da fuori area ma il suo tiro è sopra la traversa. Null’altro da segnalare fino alla fine del primo tempo: le difese prevalgono sugli attacchi. I migliori in campo: Krotko, Tavellin e Tontodonati nel Bari, Antonini, Burini e Puricelli nel Milan.
Nel secondo tempo il Bari si presenta più convinto e alla prima occasione passa in vantaggio: è il 51°, l’azione è confusa nell’area milanista, si è creata una mischia nella quale si fa luce Bogdan che spinge il pallone in rete. E’ il vantaggio per i galletti. Bari-Milan 1-0.
Dopo un angolo non sfruttato dall’attacco barese, il Milan si butta in avanti per cercare di recuperare il risultato ma Puricelli e Carapellese trovano un Costagliola in giornata di grazia. Il periodo peggiore è a metà del secondo tempo quando i galletti sono costretti a giocare per una decina di minuti in inferiorità numerica vista l’assenza di Carlini per crampi. L’ultima parte della partita vede le due squadre fronteggiarsi in frequenti ribaltamenti di campo: la difesa barese non cede e permette alla squadra di portare a casa i 2 punti. Il fischio finale del sig. Zambotto è salutato da un urlo di gioia dei tifosi presenti allo stadio: Bari batte Milan 1-0.
Non esulta, invece, il Milan perché le notizie che provengono da Torino non sono per nulla favorevoli: i granata, sotto di 3 gol dopo appena 20 minuti, hanno battuto la Lazio, grazie anche ad una doppietta di Castigliano, per 4-3 e, a 5 giornate dal termine, sono Campioni d’Italia. Fallisce, quindi, l’inseguimento alla vetta.
Discorso diverso per i ragazzi di Kutik: la vittoria di oggi permette al Bari di portare a 3 i punti di distacco dal quart’ultimo posto per le contemporanee sconfitte di Alessandria (in casa per 2-5 con la Pro Patria) e Salernitana (a Livorno per 3-0), squadre che vengono raggiunte dal Napoli vittorioso per 1-0 sulla Triestina.
Mentre il pubblico defluisce giungono al termine anche i 320 km del Gran Premio Città di Bari vinto dal brasiliano Francisco “Chico” Landi su Ferrari, seguito da Felice Bonetto su Cisitalia e da Achille Varzi, sempre su Cisitalia. La giornata sportiva barese è all’epilogo. L’appuntamento è per la settimana prossima con i biancorossi che saranno impegnati a Genova contro la Sampdoria di Adriano Bassetto in una partita delicata vista la posizione in classifica delle 2 squadre (entrambe in lotta per non retrocedere). La tranquillità è ad un passo ma deve essere ancora raggiunta. Per sapere come andrà bisogna attendere e, come sempre, sarà un’altra storia.
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