Dopo l’ennesimo ko, è difficile per Giampiero Ventura (beccarne cinque di fila non gli era mai capitato) far vedere se e quanto pieno sia il bicchiere. Lo sforzo in sala stampa, dopo il 2-3 subito dal Milan, è però lodevole e per certi aspetti pure convincente: “Questa partita è stata la conferma di ciò che è il Bari in questo momento: una squadra che gioca con un po’ d’ansia, che becca gol al primo cross, che deve avere a meno di Almiron dopo un quarto d’ora o di Rivas a pochi minuti dal suo ingresso. E se ad una rosa come la nostra togli loro, oltre Sasà Masiello e Ghezzal, le difficoltà sono comprensibili. Il momento è negativo ma i segnali confortanti, quelli che ad esempio erano mancati a Firenze, oggi ci sono. Basta una vittoria per cominciare a toglierci il macigno. E qui mi fermo, perché queste parole avranno un senso solo dopo la prestazione dopo il primo risultato utile. Questione di approccio? Lo escludo, è un fatto di stress. Molti giocatori sono scesi in campo pallidi in viso, per la tensione. A dimostrazione di quanto ci tengano a far bene. Ci è bastato segnare il 2-1 per riaccenderci. Ciò significa che basta poco per ricominciare una seconda volta il nostro campionato. Il nostro errore è stato pensare: vinciamo la prossima e usciamo da questo brutto momento. Invece dobbiamo scendere in campo per giocare. Adesso l’abbiamo finalmente capito”.
Anche Vitali Kutuzov, tornato al gol dopo oltre un anno, si concentra sui segnali positivi: “Abbiamo perso ancora ma mi sono finalmente divertito, in campo. Sì, si può andare avanti solo in questo modo, continuandosi a divertire. Anche a costo di perderne altre cinque. Perché poi magari ne vinciamo dieci. Con una classifica corte come questa, bastano due vittorie e si risale subito. Avremmo avuto possibilità di fare punti anche oggi: peccato per quella palla di Barreto finita sul fondo, sarebbe stato il pareggio”.
Alla terza vittoria di fila contro il Bari, Massimiliano Allegri ha optato per uno schieramento con maggiore quantità e meno palleggiatori: tre mediani pure più Seedorf a sostegno delle punte, come mai era accaduto dall’inizio della stagione: “Le due punte ed il nostro trequartista hanno dato molta pressione ai loro difensori. Certo, per come si è messa la partita, ci è dispiaciuto averla tenuta in piedi sino alla fine. Abbiamo giocato bene sino al 2-0 e poi ci siamo rilassati. Il rigore? Ci poteva stare”.
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