È un giocatore in forte ascesa, il neo biancorosso Marco Ezio Fossati (foto Liverani). Arriva a Bari in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto a favore del Milan, società proprietaria del cartellino, bruciando la concorrenza di Sampdoria e numerosi club della serie cadetta.
Lo chiamano il nuovo Pirlo. Un paragone che pesa troppo e che poco descrive delle caratteristiche tecniche del giovane classe 1992. Con il regista della nazionale in comune la posizione, nel vivo del settore mediano, e l’attitudine sui calci da fermo. Ma è ingiusto accostare un ragazzo agli inizi della carriera ad un fenomeno assoluto.
Le stimmate del predestinato, però, gli vanno riconosciute. Centrocampista che interpreta il ruolo in modo dinamico, con ottimo senso del goal. Quattro in 34 presenze nella prima stagione di B ad Ascoli, suggellata dal premio Sky di miglior giovane del campionato, tre in 23 partite a Latina, in Prima Divisione, al debutto tra i professionisti nel 2011/2012. Nel mezzo tutta la trafila nelle nazionali giovanili e in rampa di lancio per l’under 21 di Di Biagio, che già lo ha allenato nell’under 20. Di certo la personalità sembra non mancargli. Cresciuto nelle giovanili del Milan, a 15 anni passa all’Inter. Torna in rossonero nel 2010, ceduto dai nerazzurri quando realizzarono che non avrebbe rinnovato il contratto in scadenza 2011. Ad Ascoli qualche turbolenza nel finale che ha portato alla retrocessione dei marchigiani: un rigore sbagliato nel match casalingo contro la Ternana e un’espulsione a Cittadella, le accuse di tradimento da parte del presidente Benigni e la rabbia dei tifosi, scatenati sul suo profilo facebook.
"Sono contento della mia scelta - le prime parole su asbari.it - perchè posso avere tanto da questa società e posso io dare tanto a loro. C'erano altre società che mi volevano ma Bari è stata la mia prima scelta. Avevo voglia di lavorare con mister Gautieri. Ora sono qui speriamo di far bene". La storia di Fossati, quindi, dopo l’inizio del ritiro con il Milan di Allegri, riparte da Bari. Solo in prestito in una società che naviga a vista, ma quella è un’altra storia.
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