Allenatore di nome e di fatto. Ci tiene a precisarlo, Roberto Alberti Mazzaferro, nella conferenza di presentazione sua e del suo staff. Del gruppo chiamato a sostituire quello di Gautieri (unico superstite, il preparatore dei portieri Luca Righi), il 52enne di Fermo è l'unico a prendere la parola, mentre rimane muto in prima fila quello indicato da tutti come il vero responsabile tecnico, Nunzio Zavattieri: “Coordinerò il lavoro di un gruppo intero – precisa Alberti, prima di elencare la mansioni di ciascuno – Zavattieri si occuperà della parte tattica, il collaboratore tecnico Giovanni Loseto si dedicherà ad un lavoro più individuale”. Più i preparatori atletici Mirco Spedicato e Livio Mastrorosa, oltre al già citato Righi.
Prima di riabbracciare la panchina (Reggina Primavera e serie minori, le precedenti esperienze) per esigenze di scuderia, Alberti ha studiato da dirigente (anche a Lecce, con Angelozzi), e si sente: “Una occasione come quella offerta dal Bari non è di quelle che capitano spesso – ringrazia – Dai problemi possono a volte nascono opportunità e spero possa essere proprio questo il caso, sebbene fossi arrivato da due settimane per svolgere un altro incarico (responsabile del settore giovanile, al posto dei Geria, ndg). Vogliamo proseguire il lavoro compiuto negli ultimi due anni, assicurando disponibilità ed orgoglio. Possiamo far bene solo restando uniti, come un'orchestra di cui fanno parte tanti musicisti: c'è il primo violino e pure chi batterà i piatti una volta sola. Ma affinché il suono sia perfetto c'è bisogno dell'uno e dell'altro”.
Nessuna illusione sui traguardi di stagione ma un'idea di squadra che potrà piacere ai tifosi: “L'obiettivo è mantenere la categoria. Il modulo? E' importante, ma ancor più lo sono le motivazioni: voglio una squadra organizzata e propositiva. Le difficoltà non ci spaventano: dobbiamo lavorare per presentarci nel miglior modo possibile, domenica prossima. Sarà pure calcio d'estate ma non devono esserci alibi per nessuno”.
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