Il Bari di Ventura è di scena per l'undicesimo turno di campionato allo stadio Bentegodi di Verona contro la formazione locale del Chievo: l'imperativo è tornare a casa con un risultato positivo per schiodarsi da quota 8 in classifica ed interrompere la serie di 5 sconfitte consecutive che ha fatto colare a picco la squadra pugliese e che ha creato non poche preoccupazioni nella tifoseria.
Bari che si presenta con la stessa formazione che ha affrontato il Milan con l'eccezione di Almiron, bloccato da problemi intestinali: Ventura da fiducia a Rossi, che fa coppia centrale con Andrea Masiello, supportati da Parisi e Belmonte sulle corsie laterali; a centrocampo 3 mediani di ruolo come Pulzetti, Gazzi e Donati, con Alverez pronto a spostarsi sulla linea degli attaccanti per aiutare Barreto e Kutuzov.
Nei primi 5 minuti di gioco è il Bari a prendere il controllo delle operazioni: i ragazzi di Ventura sono più intraprendenti dei clivensi, attuando un predominio territoriale che relega i padroni di casa nella propria metà campo.
Succede poco fino al quarto d'ora, con le squadre che si studiano a centrocampo: l'unica nota rilevante è un'ammonizione ai danni di Constant per un fallo su Alvarez lanciato in campo aperto. I ritmi sono molto bassi ed i due portieri sono autentici spettatori della gara, fin qui abbastanza noiosa. È Alvarez a scaldare le mani di Sorrentino al 23' minuto dopo un bello spunto sulla sinistra con un tiro a giro sul palo lungo.
Andreolli non ce la fa e lascia il campo a Mandelli al 24': non cambia nulla nell'organizzazione tattica del Chievo visto che entra un centrale per un altro centrale. Cambia anche il Bari: Kutuzov rimedia una botta in un contrasto e non ce la fa, lasciando il campo a Caputo.
La partita non decolla e a 5 minuti dalla fine è Cesar a non inquadrare la porta sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con Gillet che segue la traiettoria della palla con lo sguardo. Gervasoni, visti i 2 cambi già effettuati nel primo tempo, assegna 4 minuti di recupero, nei quali però non si registra nessuna emozione degna di nota.
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