Ci sono storie calcistiche che si concludono male ed altre che vedono il lieto fine, come nel caso di Diego Polenta. Non sembrava facile il ritorno dell'uruguaiano in biancorosso ma sul filo della chiusura del mercato il passaggio dal Genoa si è concretizzato. Il difensore ha strenuamente voluto tornare a Bari anche a costo di rinunciare ad ingaggi migliori. Un ottimo innesto per il pacchetto arretrato dei biancorossi, uno dei migliori interpreti del ruolo della categoria cadetta nella scorsa stagione secondo gli addetti ai lavori: "Perché Bari? Perché se non c'era la possibilità di giocare in serie A - spiega Polenta - io volevo solo Bari. Bari è una città fantastica, una società a cui devo tanto, in primis al direttore sportivo Angelozzi che fatto di tutto per riportarmi qui. Anche mia moglie spingeva perché venissi qui ed anche il nuovo capitano Defendi (ride - ndg) che ieri ha già provveduto a rasarmi i capelli a zero".
Sul giocatore si erano incentrate le attenzioni di Reggina, Avellino, Pescara ed anche una squadra sudamericana molto facoltosa: "La Reggina era più convinta, Avellino e Pescara, di meno, ma c’era la possibilità. A Bari conosco molto bene l’ambiente, e non vedevo l’ora di ritornarci. Ero già stato qui a fare il tifo per i miei compagni a Bari-Lumezzane di coppa”. In difesa è aumentata la concorrenza, ma Polenta è pronto per l’esordio domenica contro il Siena dell'amico Lamanna senza dimenticare che già oggi pomeriggio scenderà in campo nell’amichevole di beneficenza contro il Molfetta: “Per coincidenza ricomincio a giocare in biancorosso in amichevole contro il Molfetta, come successo lo scorso anno appena arrivato. Domenica, invece, sarà un po’ strano giocare per la prima volta contro Lamanna, con il quale ho sempre giocato assieme sia nel Bari sia ai tempi della Primavera del Genoa. Inutile dire che vogliamo centrare la prima vittoria e, quindi, non faremo nessuno sconto”. Polenta non sarà l'unico uruguagio in biancorosso; nell'ultimo giorno di mercato è arrivata anche la firma dell'attaccante Matias Alonso: “Non conoscevo Alonso di persona - ammette - però so che l’anno scorso è stato capocannoniere nel campionato in cui ha militato. Sa giocare da prima punta che come seconda punta”.
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