L'anno speciale di Matias Alonso viene scandito dal ritmo delle triplette. La prima della carriera, nella massima divisione uruguaiana, nella trasferta dello scorso aprile contro il Cerro Largo, in una partita epica della sua Juventud de Las Piedras, capace di recuperare nella ripresa uno svantaggio di 2-0 e vincere grazie ai goal della punta. La prima italiana, ieri, in una amichevole contro una formazione di Eccellenza, importante per rompere il ghiaccio ed incominciare a farsi conoscere dai nuovi tifosi. "Prometto tanto sacrificio e lavoro per la squadra - si presenta il nuovo attaccante tramite Polenta, nell'inedita veste di interprete - ma è ovvio che voglio fare tante reti. Sono un attaccante che può svariare su tutto il fronte offensivo, sia da prima che da seconda punta. Cerco di sfruttare la mia furbizia per rubare il tempo ai difensori avversari".
Girovago del goal con esperienze in Spagna, Messico e Cina, prima della consacrazione in patria, Alonso ha voglia di stabilirsi in Europa per lungo tempo: "La carriera di un giocatore è corta ma mi piacerebbe rimanere in un posto per più anni. Avevo offerte dall'estero ma quando il mio procuratore mi ha detto che c'era la possibilità di venire in Italia non potevo dire di no. Ringrazio il direttore Angelozzi e spero di ripagare la sua fiducia con tanti goal. Spero di restare qui tanto tempo".
In attesa dell'arrivo del transfer dall'Uruguay, l'attaccante tiene a precisare di essere in buone condizioni fisiche per scendere in campo già a Siena (indosserà la maglia n. 24 con il nome di battesimo Matias sulle spalle - ndg): "Sto bene. Ho iniziato il ritiro il 24 giugno con la mia ex squadra e mi sono allenato fino a sabato scorso. Domenica sono arrivato a Bari e ho smaltito il fuso orario in questi giorni. Mi sento pronto per scendere in campo in campionato". Una famiglia che vive di calcio, quella di Alonso: il fratello Ivan, sei anni più grande, segna nel Nacional Montevideo; il padre e il cugino Diego sono ex giocatori e quest'ultimo ora allena il Penarol: "Siamo tutti attaccanti, ci piace segnare. Io ho giocato nell'under 20 ma sogno di giocare nella nazionale. Spero di fare bene qui e portare in alto il Bari anche per conquistare un posto ne "La Celeste".
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