Obiettivo raggiunto. Il Bari centra la sua prima vittoria in campionato contro il Modena e cancella, in un sol colpo, il segno meno dalla classifica e lo zero dalla casella dei successi. Un dato, su tutti, rincuora i tifosi baresi ed il tecnico Alberti: su 8 tempi fino ad ora disputati dalla compagine biancorossa, solo nella prima frazione di Siena il Bari ha subito gli unici gol al passivo di questa stagione; nei restanti 315 minuti, la porta di Guarna è rimasta ben sigillata, segno che la difesa ha trovato un equilibrio che fa ben sperare per il prosieguo del campionato.
Il rientro di Polenta dal primo minuto ha restituito una buona dose di sicurezza al reparto arretrato, complice l'affiatamento con Ceppitelli già abbondantemente consolidato nella passata stagione e la protezione delle fasce ad opera di Sabelli e Calderoni (positivi anche in fase di spinta, soprattutto Calderoni sull'out di sinistra). Senza dimenticare che ci sono in rosa anche Samnick (autore di due buone prestazioni in avvio contro Reggina e Brescia prima dell'infortunio) e Chiosa (diligente sabato nel quarto d'ora finale ad alzare il muro ed aiutare i compagni a condurre in porto il risultato) che costituiscono delle valide alternative in un campionato così lungo e pieno di insidie come quello cadetto.
Il gioco piano piano inizia a vedersi, il sacrificio e la volontà dei ragazzi di Alberti erano già stati ampiamente evidenziati nelle precedenti partite. Questo mix, coltivato giorno dopo giorno in allenamento, potrà portare inevitabilmente il giovane Bari a crearsi un'indentità tutta sua, preparando di volta in volta le partite in base alle squadre da affrontare. Il tandem Fedato-Galano offre lampi di imprevedibilità che permettono di mettere in difficoltà le difese avversarie, Joao Silva appare ancora ai margini dell'integrazione nel terzetto offensivo ma cerca di far valere i suoi centimetri facendo a sportellate con i diretti marcatori.
In cabina di regia è piaciuta la concretezza di Fossati, abile a dettare i tempi a tutta la squadra, spalleggiato dai tuttofare Defendi e Sciaudone, pronti a dividersi la tre quarti con il solito moto perpetuo che, inevitabilmente, ha inciso sulla lucidità palla al piede in alcuni frangenti della partita.
Questione pubblico: anche sabato si è registrato un nuovo flop al botteghino con soli 936 paganti, un centinaio in meno delle presenze registrate alla prima interna contro il Brescia lo scorso 31 Agosto. Il dato è allarmante, soprattutto perché la rosa attuale è composta, per la maggior parte, da ragazzi giovani che stanno pagando (involontariamente) più di tutti la querelle tifosi amareggiati-famiglia Matarrese. Un eventuale trasferimento ad Andria, se non si dovesse trovare un accordo con il Comune di Bari, da un lato raccoglierebbe il pubblico della provincia che nei tempi d'oro ha rappresentato un valore aggiunto per il tifo biancorosso, dall'altro penalizzerebbe i baresi della città e potrebbe contribuire a sfilacciare ulteriormente il già precario filo di connessione che li lega alla squadra.
Il calendario offre un ottimo banco di prova nei prossimi 4 incontri per sondare l'avanzamento di crescita del gruppo biancorosso: in successione ci saranno Pescara, Palermo, Lanciano ed Avellino (solo la gara con il Palermo in casa martedì 24 alle 20.30) ovvero due pretendenti al grande salto (Pescara-Palermo) e due outsider (Lanciano-Avellino) che stanno facendo molto bene in questo avvio di campionato. Difficili ma allo stesso tempo stimolanti, i prossimi 21 giorni chiariranno maggiormente le potenzialità del Bari di Alberti in questo campionato. L'obiettivo principale, così come esternato più volte dalla proprietà, è raggiungere la salvezza valorizzando i giocatori di proprietà nell'unica ottica di autofinanziamento del club.
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