In un’Italia investita dal terrorismo e dalla instabilità politica fa ancora rumore il blitz della polizia nel mondo del calcio per lo scandalo delle scommesse che ha coinvolto numerosi calciatori di serie A e B (arrestati Stefano Pellegrini dell'Avellino, Sergio Girardi del Genoa, Massimo Cacciatori, Bruno Giordano, Lionello Manfredonia e Giuseppe Wilson della Lazio, Claudio Merlo del Lecce, Enrico Albertosi e Giorgio Morini del Milan, Guido Magherini del Palermo, Gianfranco Casarsa, Mauro Della Martira e Luciano Zecchini del Perugia) accusati di truffa per aver truccato le partite in cambio di denaro. Un blitz molto seguito dalla stampa e dei tifosi che ha gettato gravi ombre su tutto il sistema “calcio” già scosso per la morte, pochi mesi fa, del tifoso laziale Vincenzo Paparelli, colpito da un razzo lanciato all’Olimpico da un tifoso romanista.
In questo scenario lo spettacolo va avanti e il 13 aprile 1980 il campionato di serie B raggiunge la sua 30^ giornata: il campo principale è senza dubbio Monza dove la locale squadra, terza in classifica, sfida la capolista Como del bomber Marco Nicoletti. La Pistoiese, seconda in classifica, riceve una Ternana impegnata nella lotta per non retrocedere. Tra le inseguitrici c’è il Bari che allo stadio della Vittoria ospita il Parma penultimo in classifica.
I biancorossi sono reduci dalla pesante sconfitta di Cesena (4-1) e sono tutti intenzionati a riprendere la marcia verso le posizioni di testa. Tra i titolari c’è un solo assente, Libera, sostituito dal ventenne Luigi Boccasile. Agli ordini di mister Renna scendono in campo Grassi, Punziano, La Torre, Sasso, Garuti, Belluzzi, Bagnato, Tavarilli, Boccasile, Bacchin, Chiarenza. In panchina si accomodano il secondo portiere, Venturelli, oltre a Ronzani e Papadopulo.
Il Parma non ha molta scelta: la posizione di classifica la obbliga a puntare solo alla vittoria e farà di tutto per ottenerla cercando di ripetere la sorpresa riuscita solo quindici giorni fa quando i ragazzi di Rosati violarono il campo della capolista Como per 1-2. Gli undici che affrontano il Bari sono Zaninelli, Petrolini, Matteoni, Parlanti, Agretti, Marlia, Scarpa, Mongardi, Casaroli, Torresani, Zuccheri. In panchina siedono Boranga, Bonci e Toscani.
In una splendida giornata di sole, davanti a circa 18.000 spettatori, arbitra il sig. Tonolini di Milano.
L’inizio della partita è tutto del Bari che si mostra subito vivo e desideroso di dare una continuità al suo campionato. La prima azione è merito di Tavarilli che, scattato sulla destra, mette al centro ma Marlia salva in angolo e sbroglia la situazione. Ma subito dopo è gol.
8° minuto: un fraseggio a centrocampo dei giocatori del Parma viene intercettato da Tavarilli. Break del centrocampista barese che scatta in slalom verso l’area avversaria e da una ventina di metri lascia partire un gran tiro che va ad infilarsi nell’angolo opposto senza che Zaninelli possa farci nulla. Bari-Parma 1-0. E’ un Bari ben messo in campo con i giocatori concentrati e disposti ad offrire un bello spettacolo, quello spettacolo ammirato spesso e volentieri nel girone di andata.
Al 20° il Bari va vicino al raddoppio: lungo lancio di Bacchin per Chiarenza, l’attaccante è pronto per andare a rete ma una trattenuta in area di Agretti gli impedisce di tirare. Ci sarebbero gli estremi per il calcio di rigore ma Tonolini lascia correre. Al 23° cross di Bacchin ma Bagnato spreca tutto tirando sul portiere in uscita. Prima dello scadere è sempre il Bari a rendersi pericoloso ma le occasioni capitate a Bacchin, Chiarenza, Bagnato e ancora Chiarenza non vengono concretizzate.
Nella ripresa il Bari si presenta più rilassato, convinto di poter gestire la partita a suo piacimento. Al 56° il Bari raddoppia ma il gol viene annullato: punizione a favore del Parma, palla a Marlia sul quale si avventa La Torre che gli toglie il pallone. Il giocatore del Bari si prepara al tiro ma viene anticipato dallo stesso Marlia che, nel tentativo di liberare, manda il pallone direttamente nella sua porta. Gol annullato e punizione contro il Bari tra le proteste degli stessi biancorossi e del pubblico, ignari del motivo dell’annullamento.
Si fa vedere il Parma dalle parti di Grassi al 59° con Casaroli ma il suo tiro termina a lato. E’ il primo affondo della partita da parte degli emiliani ed è anche l’inizio della sofferenza dei baresi che perdono la loro sicurezza mostrata nel primo tempo e temono l’ennesimo pareggio casalingo (finora 9 in 15 partite). Al 73° Grassi salva il risultato con una grande parata, deviando in angolo un’insidiosa punizione di Scarpa. Il finale della partita è un continuo attaccare degli ospiti, interrotto di tanto in tanto da azioni di alleggerimento di Bacchin, Boccasile e Bagnato, ma grossi pericoli per Grassi non ce ne sono.
Il triplice fischio del milanese Tonolini conclude l’incontro e mette fine anche alle paure del Bari, memore di quelle squadre che nel recente passato avevano rimontato il risultato pareggiando negli ultimi minuti. Una vittoria importante perché permette ai biancorossi di raggiungere il 4° posto in classifica in coabitazione con il Brescia sconfitto a Pisa su autorete mentre il Parma rimane solitario al penultimo posto per il concomitante pareggio del Taranto a Cesena. Il big match tra Monza e Como si conclude in un pari ricco di gol (3-3 con un rigore a favore degli ospiti all’ultimo minuto) e incidenti fuori dallo stadio. Lo stop del Como permette alla Pistoiese di raggiungere la vetta con la vittoria sulla Ternana grazie ad un gol di Guidolin.
Il prossimo turno vedrà il Bari di scena a Taranto per un derby delicatissimo viste le posizioni in classifica delle 2 squadre e i rapporti tra le tifoserie che sono già in fibrillazione. Appuntamento tra sette giorni per saperne di più e sarà, come sempre, un’altra storia.
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