Il Bari passa di misura all'Adriatico di Pescara grazie ad un gol-capolavoro di Galano e ad una partita perfetta di contenimento a tutela del risultato. Prima vittoria esterna di questo campionato, seconda consecutiva dopo il successo fra le mura amiche di sabato scorso, che permettono ai biancorossi di raggiungere quota 5 in classifica. Alberti da fiducia in avvio a De Falco in cabina di regia dopo lo stop contro il Modena ma è proprio un errore del centrocampista biancorosso al 6' a far tremare Guarna: nell'uno contro uno, Maniero cerca di dribbarlo ma il portiere riesce con i guantoni a toccare il pallone prima che l'attaccante frani a terra reclamando il rigore. L'arbitro Ostinelli indica il corner senza esitazioni. Ancora Pescara in questa prima parte di match: la conclusione di Cutolo al 9' è bloccata senza troppi problemi da Guarna.
Il primo acuto del Bari è quello decisivo (12'): Galano prende palla sui 40 metri, si accentra ed esplode un sinistro terrificante sul quale Pellizzoli rimane immobile. Bari in vantaggio grazie all'intuizione del suo fantasista, al secondo centro in questo campionato dopo l'inutile gol del 3-2 di Siena allo scadere.
Il Pescara non ci sta e prova subito a rimettersi in corsa: il cross di Viviani dalla sinistra trova il colpo di testa di un solissimo Maniero che sciupa un'ottima occasione per impattare. Ma è sempre il Bari a rendersi pericoloso sfiorando il punto dello 0-2: corre il minuto 23 quando Fedato, smarcato in area ottimamente da un filtrante di Beltrame, opta per un cross in area (respinto da Balzano) piuttosto che provare a concludere verso la porta.
Il copione si ripete 3 minuti dopo grazie a Sciadone, questa volta però sull'out opposto, che cerca e trova Beltrame pronto alla deviazione sotto porta sulla quale Pelizzoli è ben piazzato a copertura del suo palo.
Sull'asse Politano-Cutolo si sviluppa al 34' la risposta dei padroni di casa: conclusione telefonata dell'attaccante napoletano bloccata agilmente da Guarna. Due minuti dopo a dividere il Pescara dal gol del pareggio è il palo alla sinistra del portiere biancorosso, sul quale si infrange lo splendido calcio piazzato di Viviani dai 25 metri.
La ripresa riprende con gli stessi effettivi del primo tempo ma passano solo 5 minuti ed i due mister decidono di cambiare: dentro Vukusic per Maniero ed, un minuto dopo, Alonso per Fedato.
Si salva il Bari al 10': il lancio lungo di Viviani smarca Ragusa in piena area di rigore, conclusione di prima intenzione di collo pieno sulla quale Guarna si trova la palla addosso e non ci pensa due volte a mostrare i guantoni.
Due minuti dopo doppia canche per gli abruzzesi ad un passo dal gol dell'1-1: Schiavi impegna severamente Guarna (gran balzo felino per evitare il gol) con un colpo di testa, sulla ribattuta si avventa Politano che vede la sua conclusione respinta dal corpo di Sabelli, prima che si inneschi un pericoloso ping pong risolto da un calcione liberatorio di De Falco.
Il Bari soffre ma stringe i denti con grande spirito di sacrificio: numerosi i corner per il Pescara o i calci piazzati sui quali si creano, di volta in volta, grandi mischie con tutti i giocatori racchiusi in un fazzoletto di 3-4 metri.
Marino tenta il tutto per tutto inserendo Piscitella per Viviani (già entrato al 5' Vukusic per Maniero), aumentando il numero delle maglie strisciate sulla linea offensiva. Il forcing dei pescaresi è disordinato ma costante, costringendo il centrocampo biancorosso ad abbassare il proprio baricentro per dare una mano alla linea difensiva. Alonso timbra il suo debutto con una conclusione che sibila il palo destro della porta di Guarna prima che De Falco, al 39', strappi un pallone sulla linea di centrocampo e si involi in campo aperto per il più classico dei contropiede, sparando un destro fuori misura pochi passi prima della linea dell'area di rigore che mostra tutta la stanchezza di una partita tirata fino alla fine.
Si aprono invitanti spazi per i biancorossi e tocca a Sciaudone rendersi pericoloso con un tiro a giro dal limite ed, inpieno recupero, con un diagonale che Pelizzoli respinge di piede. Non bastano 5 minuti di recupero al Pescara per agguantare un Bari sornione e ben organizzato, che riesce a strappare 3 punti importantissimi su un campo difficile contro una pretendente al grande salto.
Martedì sarà di nuovo campionato al San Nicola contro il Palermo, sconfitto ieri sul campo dello Spezia.
Pescara (4-3-3): Pelizzoli – Balzano, Schiavi, Capuano (24' Cosic), Rossi - Nielsen, Viviani (23' st Piscitella), Ragusa – Cutolo, Maniero (5' st Vukusic), Politano.
A disposizione: Pigliacelli, Frascatore, Zauri, Bocchetti, Fornito, Kabashi
All. P. Marino
Bari (4-3-3): Guarna – Sabelli, Ceppitelli, Polenta, Calderoni – Defendi, De Falco, Sciaudone– Galano (24' st Romizi), Beltrame (12' st Joao Silva), Fedato (6' st Alonso).
A disposizione: Pena, Chiosa, Lugo, Vonsakidis, Fossati, Marotta.
All. R. Alberti.
Arbitro: Ostinelli di Como
Marcatore: 12' pt Galano
Ammoniti: Schiavi, Fedato, De Falco, Sabelli, Guarna, Ragusa
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