"Sono qui per lavorare e farmi trovare pronto quando il tecnico mi manda in campo. Non importa dove mi schiera, un attaccante deve essere sempre decisivo e cercare di non fallire l’appuntamento con il gol. Certo, non è semplice integrarsi subito, ma questo è un gruppo di qualità e molto giovane in cui scalpitano tutti dalla voglia di dare il proprio contributo". Sembra uno scherzo, ma con i suoi 28 anni, l’attaccante uruguaiano Matias Alonso, è il più anziano di una squadra, quella biancorossa formata da tanti giovani volenterosi e smaniosi di successo. Il giocatore ha parlato alla vigilia di Bari-Palermo, con il supporto nella traduzione del connazionale Polenta.
Il Bari è reduce da due vittorie consecutive ma non deve abbassare la guardia perché i rosanero di Gattuso hanno già subito due sconfitte ed un ulteriore passo falso potrebbe costare il posto al tecnico rosanero: "Il Palermo è una squadra con una storia recente in serie A – ricorda Alonso – ma ciò non deve intimorirci. Se giochiamo come nelle ultime due partite, non dobbiamo temere nessuno. Dobbiamo pensare a noi stessi, ad applicarci di più e non commettere errori. Loro sono reduci da una sconfitta, ma contro lo Spezia hanno giocato bene, e con Hernandez davanti, Munoz in difesa, e Barreto a centrocampo, hanno un ottimo potenziale. Domani, però, dobbiamo vincere anche perchè sinora non siamo stati inferiori a nessuno, neanche al Siena che ha approfittato di alcuni nostri errori nel primo tempo".
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