Non sarà un Bari remissivo, domani ad Avellino, tutt'altro. Gli spalti del Partenio-Lombardi vanno verso il tutto esaurito, un po' per il momento magico degli irpini, un po' per una partita tradizionamente sentita dai campani. In campo, però, si va undici contro undici ed Alberti, alla vigilia, pare così sicuro della sua squadra da voler sfidare gli uomini di Rastelli con le armi loro più congeniali: difesa a tre, centrocampo folto, attacco pronto a colpire e a rinculare: “La formazione? La svelerò solo domani ai ragazzi, visto che ho preferito tenere tutti sulla corda – rivela il tecnico – Abbiamo studiato due diverse soluzioni di gioco (una, appunto, con la difesa a tre, ndg) per prepararci ad affrontare una squadra molto compatta e molto solida. Cercheremo di toglierle qualche certezza, puntando sulle caratteristiche che l'Avellino potrebbe soffrire”.
Vincere ai punti, a volte, non basta. E la sconfitta di Lanciano lo ha dimostrato una volta di più: “Ci aspetta una gara diversa dall'ultima. In questo campionato, spesso gli episodi fanno la differenza. Ecco perchè ribadisco: sbagliare serve, serve per crescere. E questo Bari sta crescendo partita dopo partita”.
L'attacco, però, stenta a lievitare, come pure attesta la difficoltà a trovare un assetto tendenzialmente stabile ed affidabile, come è invece accaduto per la retroguardia. Colpa delle punte o demerito dei compagni incapaci di metterli in condizione di finalizzare? E' la prima di una gragnuola di domande sull'attacco che trovano la difesa convita di Alberti: “Non segnamo con gli attaccanti? E perchè, Galano non lo è? Sarei preoccupato solo se non costruissimo palle-gol. Ma se contineremo ad avere occasioni, ben presto raccoglieremo il lavoro di tutta la squadra”. Di sicuro, al momento, sembra mancare una dote sicura di reti, come quella che avrebbe garantito un Caputo ancora rimpianto: “Certo, ci manca una garanzia offensiva di questo tipo, ma solo perchè abbiamo in rosa attaccanti che per la prima volta giocano in Italia. Pensiamo a Beltrame, che ha giocato solo una partita e mezzo e con compiti ben precisi. O a Joao Silva, che lavora molto per la squadra. Oppure ad Alonso, che ha accomulato spezzoni: dobbiamo aspettarli, cercando di metterli in condizione di concludere”.
Non perde il suo aplomb, Alberti, neppure quando gli ricordano che la prossima settimana l'under 21 gli toglierà per la terza volta in nove gare Sabelli, Fossati e Fedato, tutti e tre in un colpo solo: “Mi piace girare la frittata – ribatte l'allenatore – Se abbiamo cinque nazionali, comprendendo anche Chiosa e Beltrame, significa che la società ha lavorato bene”.
Ventuno i convocati, fra cui non ci sono Samnick, Albadoro e Marotta. Al rientro, invece, Altobello, dopo un po' di Primavera. Eccoli nel dettaglio: portieri Guarna, Pena e Mitrovic, difensori Sabelli, Chiosa, Polenta, Vosnakidis, Ceppitelli, Altobello e Calderoni, centrocampisti Romizi, De Falco, Sciaudone, Lugo, Fossati e Defendi, attaccanti Galano, Joao Silva, Fedato, Alonso e Beltrame.
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