In queste prime 8 giornate di campionato i tifosi del Bari sono rimasti colpiti da un particolare: solo 6 volte in gol nonostante il gioco ed il possesso palla, gol oltretutto realizzati da difensori (3) e centrocampisti (3). Un rendimento questo che pone la squadra di Alberti al 18° posto nella speciale classifica dove solo Carpi (con 4 reti realizzate), Latina, Reggina e Padova (con 5 gol) hanno fatto peggio. Senza tener conto che Carpi, Reggina e Padova hanno un turno in meno.
E pensare che il reparto offensivo del Bari non è poi così sguarnito, tanto che sono 6 i giocatori di ruolo a disposizione di mister Alberti ma ognuno di loro ha i suoi motivi per non rendere quanto la tifoseria vorrebbe. Infatti, Albadoro sembra l’eterna promessa ed è più il tempo che è infortunato di quello che è in campo, Alonso e Pereira Silva sono alla prima esperienza in Italia e quindi hanno bisogno del tempo necessario per adattarsi, Beltrame ha solo 20 anni ed è inesperto a questi livelli, Fedato non è una prima punta ed in questo inizio di campionato va un pò a corrente alternata, infine Marotta, bomber capace di fare sfracelli ma nelle serie inferiori (solo 3 del suoi 78 gol in carriera sono stati segnati in serie B).
Meno male che per il Bari la difesa regge tanto da essere la 3^ meno battuta del campionato (solo il Lanciano con 3 reti e l’Avellino con 5 hanno fatto meglio, guarda caso proprio le squadre con le quali i biancorossi hanno subito le ultime 2 battute di arresto). Una curiosità: negli ultimi 4 campionati di serie B il Bari ha subito sempre 6 reti nelle prime 8 giornate. Dando un’occhiata alla storia dei galletti possiamo notare come nei 42 anni di serie B la difesa in 9 occasioni è riuscita a rendere meglio dell’attuale campionato:
3 gol: 1970/1971 – 1979/1980 – 1988/1989
4 gol: 1961/1962 – 1968/1969 – 1977/1978 – 1984/1985 – 2002/2003
5 gol: 2006/2007.
Tornando al reparto avanzato, sono 5 i campionati dove si è espresso in maniera più deficitaria rispetto all’attuale, ovvero:
1 gol: 1973/1974
4 gol: 1978/1979 – 1986/1987
5 gol: 1961/1962 – 1968/1969.
Nel 1973/1974 i tifosi del Bari dovettero aspettare ben 709 minuti prima di gioire per un gol della loro squadra. Il campionato iniziò con l’incontro casalingo contro l’Ascoli, terminato 0-0, quindi la trasferta di Varese dove venne sconfitto da una rete di Giacomo Libera (poi al Bari) nonostante 3 pali colpiti dai ragazzi di Carlo Regalia. Il 3° turno vide arrivare allo Stadio della Vittoria il Catania che passò grazie ad una rete di Giampietro Spagnolo (mentre il Bari fallì un rigore con Casarsa), quindi 2 trasferte consecutive: la prima a Catanzaro (padroni di casa vincitori con un gol di Sergio Ferrari) e successivamente ad Avellino (i biancoverdi si aggiudicarono l’incontro grazie a Giannantonio Sperotto, in rete a 9 minuti dal termine). La serie continuò in casa contro la Reggina (questa volta ci fu bisogno di un’autorete di Fabio Cazzola per sancire la vittoria degli ospiti) ed in trasferta a Brindisi dove i biancoazzurri vinsero grazie ad una doppietta di Pietro Michesi.
Il giorno dopo, era il 12 novembre 1973, esplose la protesta dei tifosi che portò l’allora Presidente, Angelo De Palo, ad annunciare la decisione di dimettersi dall’incarico. Le dimissioni furono però respinte dal Consiglio di Amministrazione, mentre il 16 novembre un corteo di tifosi con a capo Peppino Cusmai sfilò per le vie del centro di Bari per testimoniare la fiducia verso il Presidente. Era arrivato il giorno della partita, il 18 novembre si giocava Bari-Perugia. Ovviamente tensione altissima, con più di 12.000 persone allo stadio, nonostante il lungo periodo negativo. E al 79° esplose il Della Vittoria. Così racconta Paolo Catalano sulla Gazzetta del Mezzogiorno:
Ore 16:04. Pier Paolo Scarrone batte un calcio di punizione, mandando la palla sulla destra verso la zona dove sono scattati Pierluigi Consonni e Arduino Sigarini. E’ il secondo che arriva in anticipo sul pallone, ne smorza la corsa con il petto, lo lascia cadere e, sul primo rimbalzo, lo colpisce con l’esterno del piede destro. Nel momento in cui calcia, Sigarini è tutto spostato sulla destra a non più di cinque metri dalla linea di fondo campo: il pallone descrive un’ampia parabola, passa al fianco, quasi all’altezza della testa, del portiere Alberto Corti, che era uscito incontro al centrocampista barese e finisce in porta. E’ gol.
Il gol di Sigarini
Un racconto appassionato, quasi commovente, che ben rappresenta l’attesa quasi spasmodica che si viveva in quei giorni allo stadio. Il gol, quel gol, fece tornare indietro sui propri passi il Presidente De Palo, anche se decisivo fu l’intervento dell’allora Sindaco di Bari, Nicola Vernola.
Il campionato si concluse negativamente per i galletti, penultimi con conseguente retrocessione in serie C, anche perché l’attacco non riuscì a rendere secondo le aspettative (dei 12 gol in totale solo 5 arrivarono dal reparto avanzato: 4 da Casarsa ed 1 da Florio). L’anno dopo la sfortuna si accanì sul Bari che perse il treno della serie B a sole 4 giornate dal termine con la sconfitta per 1-0 a Marsala e dovette aspettare 3 anni prima di tornare tra i cadetti. Ma questa è un’altra storia.
Queste le immagini di quel 18 novembre 1973 tratte dalla Gazzetta del Mezzogiorno dell’epoca:
Il titolo in prima pagina
L'arbitro Vittorio Lattanzi fischia la fine. Carlo Regalia esulta
Il Presidente Angelo De Palo saluta i tifosi del Bari
Il tabellino di quella partita
In home page Generoso (nascosto), D'Angelo, Florio, Scarrone e Regalia dopo il fischio finale
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