A Bari ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, poi il debutto in biancorosso nel 2008/2009, il passaggio a Gubbio e il ritorno in Puglia, per fare finalmente il salto di qualità dopo due stagioni in chiaroscuro. Cristian Galano si gode il suo momento d'oro, è lui l'uomo copertina della squadra di Alberti, colui che può sbrogliare situazioni difficili con i suoi guizzi, come accaduto ad Empoli: "Si, non credevo neanche io al gol che avevo fatto. Dopo il loro gol ero scoraggiato, ma non ho comunque mollato insieme ai miei compagni. Ed il pareggio arrivato credo sia meritato, poi abbiamo provato a strappare altri due punti, ma va bene anche tornare a casa con uno". Galano è il terminale offensivo più prolifico dei baresi: "Non mi era mai capitato di essere capocannoniere del Bari. Il mio record di reti è fermo solo a cinque (segnati con la maglia del Gubbio - ndr) e spero vivamente di superarlo, facendo altrettanti gol pesanti, ma tengo a precisare che non sono uno egoista, come qualche volta ho letto, mi piace giocare per la squadra e tentare la giocata o tiro dalla distanza. Dove devo migliorarmi? Mi piacerebbe che realizzassi anche qualche gol da rapace d’area".
Invece, a livello collettivo, il suo Bari ha manifestato più volte il problema del gol e gli altri attaccanti, a parte Fedato con due reti e Joao con una, sono a secco: "Non credo esista un problema. Semplicemente ci manca il finalizzatore dell'ultimo passaggio come lo era Ciccio Caputo, che mi auguro di rivedere presto in campo perché è il nostro capitano. Quanto a questo Bari, Joao ha più fisicità ma è anche più statico, però tutti quanti dobbiamo dargli una maggiore mano nel servirlo con i cross, compreso i terzini. Sono fiducioso che se continueremo a lavorare e trovare soluzioni come stiamo facendo anche in allenamento, ci sbloccheremo e metteremo Joao nelle condizioni ideali”. Ed a proposito di ex compagni, non manca un pensiero per un suo amico fraterno: “Non perdo mai occasione per sentire Nicola Bellomo e vedere le sue partite. Ci siamo sentiti e si è complimentato per il gol, è un mio fratello e mi auguro di ripercorrere le sue orme approdando in A, ma prima di tutto c’è il Bari e dovrò dare il massimo”.
Sabato al San Nicola ci sarà il Varese, reduce dal pareggio contro la Juve Stabia: “Neto Perreira, Bjelanovic e Pavoletti sono attaccanti di categoria ma soprattutto hanno già 17 punti ed ambiscono ai playoff. Noi non ci facciamo intimorire dalle statistiche o dagli avversari, dobbiamo restare concentrati sino al triplice fischio e tornare alla vittoria davanti al nostro pubblico, che auspichiamo sia sempre di più. Insieme per vincere”. Stamattina allenamento all’antistadio, dove si è svolta una partitella a ranghi misti su campo ridotto, evidenziando un buono stato di forma proprio dell’attaccante foggiano e di Francesco Fedato.
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