Giampiero Ventura è stato accontentato. Voleva rivedere il Bari dello scorso anno e l'ha visto. Eccome, se l'ha visto. La sua squadra riannoda le fila dell'ultimo esaltante torneo, schiantando la Juventus più di quanto l'1-0 finale non dica. E facendosi maledire solo per non aver chiuso prima una partita dominata in lungo e in largo.
All’inizio del secondo tempo Del Neri cerca verve da Martinez (fuori il deludente Krasic). Ma sono sempre del Bari le occasioni migliori: al 6’ Donati replica il blitz del vantaggio, stavolta con destro, ma il suo tiro a giro è deviato in angolo, mentre al 9’ Alvarez è solo ma perde l’attimo giusto (velleitario il successivo tentativo di Almiron).
Del Neri rivoluziona il centrocampo con Sissoko e Lanzafame (al posto di Melo e Pepe ma sono ancora i biancorossi a sfiorare il raddoppio, quando al 16’ Chiellini salva sulla linea un diagonale di Barreto lanciato in dribbling. Il brasiliano è sempre una minaccia costante per gli avversari, come pure dieci minuti più tardi, quando è De Ceglie sbarrargli il 2-0.
È la sua ultima impronta sulla gara, prima di lasciare spazio a Castillo alla mezzora. Ti aspetti un quarto d’ora all’arma bianca ma questa Juventus, volenterosa ma molto scolastica, fa solo il solletico a Gillet. I primi pericoli degni di menzione arrivano solo a filo di sirena, da Quagliarella (sinistro largo) e Chiellini, lasciato colpevolmente solo (colpo di testa alto). Il recupero, per il resto, non fa più paura. Il Bari incamera i primi tre punti e sorride al nuovo campionato. Che i quarantacinquemila del San Nicola già pregustano divertente come quello passato.
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