Il Bari targato 2010/2011 è una creatura ancora in uno stato di incubazione. Molto piccola a cospetto di un campionato di serie A con tante squadre, grandi e meno blasonate. Undici anni fa, un “piccolo ragazzo” della città vecchia, neanche 18enne, ribaltò con una prestazione esemplare (Bari-Inter 2-1 campionato ’99 -’00) quella che sino ad allora era definita una squadra ascensore, con un povero palmares e senza mai aver avuto grandi campioni in organico.
Stiamo parlando di Antonio Cassano: genio e sregolatezza, il pibe de Bari, l’idolo non solo della tifoseria barese che l’ha visto nascere e crescere calcisticamente, ma di tutto il mondo calcistico italiano, e forse anche europeo. Ad oggi, quel ragazzino, è diventato un campione a tutti gli effetti, a tal punto da essere in grado, da solo, di decidere le sorti di una partita e quindi l’andamento della squadra in cui milita. La Sampdoria, detentrice in combine con il Real Madrid del suo cartellino, è il club che tutti invidiano, vista la presenza in rosa del talento barese classe ’82. Però, i rapporti fra Cassano e la Sampdoria si sono improvvisamente incrinati. Un litigio feroce con il calcioatore barese, infatti, ha portato il patron dell’ex squadra di Vialli e Mancini, Garrone, ad un provvedimento molto severo: Cassano fuori rosa. A questo punto molti si chiedono: “Che fine farà il talento di Bari Vecchia?”. Facile immaginare lo sviluppo della vicenda, che dovrebbe portare il fantasista, ex Roma e Real, già da gennaio verso nuovi lidi. Inter, Juve, Milan, potrebbero essere le destinazioni più appetibili per Cassano; e Bari? Semplice sognare ad occhi aperti, ma se è vero che “siamo della stessa sostanza dei sogni”, come sosteneva Wiliam Shakespeare, è naturale, quindi, che nel capoluogo pugliese si stia già cominciando ad immaginare un ritorno imminente del figliol prodigo.
“Per il suo bene, per la nazionale..torna nella città che ti ama tanto... MATARRESE FAI QUESTO SFORZO...RIPORTACI IL TALENTO DI BARI VECCHIA..!!!!!” È questo lo slogan che campeggia nella pagina principale di un gruppo di tifosi nostalgici, presente su un noto social network, che auspicano un ritorno di Cassano nella città che gli ha dato i natali. È vero anche che poi, ci si guarda intorno, e ci si rende conto che forse questo è tutto frutto della fantasia dei tifosi che quando si tratta del Dio Pallone non hanno mai un freno. Appare difficile, come lo stesso direttore sportivo barese Angelozzi ha sostenuto nella sua ultima conferenza stampa, un rientro del numero 99 blucerchiato: “Sono voci di corridoio, Cassano non tornerà a Bari”. Peccato, perchè in città si cominciava a sognare ad occhi aperti, ma "la speranza resta sempre, e comunque, l’ultima a morire", gridano a gran voce i tifosi. Nello stato in cui si trova adesso la squadra, un calciatore del genere farebbe fare il salto di qualità a tutti, e questo Matarrese lo sa. Con l’archiviazione quasi definitiva della querelle punta Perotti (alcuni giorni fa il gup del Tribunale di Bari, Antonio Lovecchio, ha decretato la restituzione dei suoli alle imprese costruttrici che vennero precedentemente confiscati per lottizzazione abusiva), il patron del Bari non farebbe fatica a far trovare sotto l’albero di Natale un dono del genere. Sempre che, visti i rapporti non idilliaci fra il presidente ed il talento barese e l'ingaggio milionario del calciatore, si riesca a trovare un punto di incontro che appare una chimera.
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