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 Il Bari fa la conta degli infortunati, a meno due giorni dalla sfida contro il Catania, reduce dalla sconfitta nel derby siciliano, con l’obbligo categorico di risalire la china e centrare punti fondamentali in chiave salvezza. Se il bielorusso Kutuzov non dovesse recuperare in extremis, toccherà all’honduregno Alvarez spostarsi in attacco (come già avvenuto nella gara contro il Parma dopo l’infortunio di Barreto) al fianco di Ciccio Caputo. Per mister Ventura ci saranno novità anche a centrocampo, poiché sarà proposta l’inedita coppia Pulzetti-Gazzi; sulle fasce, invece, ci saranno molto probabilmente D’Alessandro e forse Galasso, per la prima volta da titolare.
Nonostante molti dubbi ed incertezze sulla formazione a causa di numerosi infortunati ai quali si sommano le squalifiche di uomini cardine, i giocatori biancorossi sono vogliosi di riscattarsi e conquistare la prima vittoria esterna. Oggi in conferenza stampa si è presentato il difensore Andrea Raggi, giunto in prestito dal Palermo (prestito con diritto di riscatto sulla compartecipazione), che ha invitato i suoi compagni alla massima concentrazione e ad essere più cinici: “Contro il Catania servirà un Bari più brutto. Dovremo giocare meno palla a terra e dimenticarci delle leziosità. Finora, ogni volta che abbiamo giocato ed espresso il nostro gioco offensivo, siamo stati puntualmente penalizzati dai nostri avversari; adesso dobbiamo cambiare faccia. Pensiamo e lavoriamo ogni giorno duramente per raggiungere la salvezza”.
Da domenica la società aveva imposto il silenzio stampa ai suoi tesserati, interrotto poi già da giovedì, come spiegato dal diesse biancorosso Angelozzi, per evitare commenti sulla gara giocata contro il Parma, sulla quale un ruolo importante l'ha svolto l'arbitro con i 2 cartellini rossi commissionati ai padroni di casa ed altre scelte alquanto discutibili. Andrea Raggi è tornato a commentare l’ennesima sconfitta casalinga, ritornando anche sul suo errore clamoroso nel finale: “Il Parma ha dimostrato di essere l’ennesima squadra che ci teme. Infatti si sono arroccati in difesa per quasi novanta minuti, sperando con un contropiede di farci male. Candreva ha poi realizzato un gol spettacolare che gli ha regalato la vittoria. Ma tutto si può dire su quella partita tranne che meritavamo la sconfitta. Il mio errore? Può capitare, avevo tanta voglia di dedicare un gol a mia figlia, ma purtroppo dovrò rimandare alla prossima volta. Purtroppo, è un pallone che mi è schizzato improvvisamente e vedendolo all’ultimo istante non ho avuto la reattività per fare quel gol che avrebbe fatto esplodere lo stadio, oltre al sottoscritto che avrebbe esultato come un bimbo”.
 Il difensore di origini ligure, cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, squadra che gli ha permesso di esordire (il 21 settembre del 2005) in serie A, ha iniziato la sua carriera come centrale, ma da subito, per esigenze tattiche, ha dovuto adattarsi al ruolo di terzino destro nei club in cui ha militato. Dall’inizio del campionato con la maglia dei Galletti, le sue presenze sono state centellinate (ha giocato contro Napoli, Brescia, Cagliari e Parma) a causa di un infortunio alla schiena che si portava dietro da tempo, dato confermato dall’allenatore del Bari in una precedente conferenza, ma il ragazzo ha voluto smentire che l’entità del suo infortunio fosse un’ernia ed ha voluto precisare di sentirsi in grande condizione fisica: “Il mister ha detto che avevo un’ernia? Io vi posso soltanto dire che era un infortunio alla spalla, procuratomi non da tanto tempo come è stato scritto e detto, il resto me lo tengo per me. Ora sto bene e sono prontissimo per giocare titolare. Non credo di dover dimostrare nulla a nessuno; nelle gare in cui ho giocato, credo di aver ripagato la fiducia del mister e posso assicurarvi che ho sempre dato il massimo. Poi è ovvio che si cerca sempre di migliorare”.
Incalzato su qualche domanda sulle motivazioni per la sostanziale differenza di risultati e gioco meno brillante rispetto alla scorsa stagione, Raggi ha risposto un in modo stizzito, sminuendo i campionissimi Bonucci e Ranocchia, titolari nella Nazionale di Prandelli, ed anche Meggiorini che sta giocando poco a Bologna: “Leggendo i giornali mi rendo conto che ci sono continui confronti con il passato, sinceramente trovo questa situazione alquanto fastidiosa e ripetitiva. Anche se fossero rimasti Bonucci e Ranocchia saremmo incappati in questa classifica, alla luce di tutti gli infortuni patiti e alla sfortuna che ci sta perseguitando. Lo stesso Meggiorini che viene acclamato e continuamente nominato, non sta giocando proprio a Bologna, mentre Bonucci credo sia responsabile di almeno dieci gol subiti dalla Juventus. Mi auguro che ci sia più rispetto per questa squadra poiché ogni domenica scendiamo in campo lottando per questa maglia. Ciò che è stato in passato il Bari, appartiene alla storia, adesso bisogna guardare al presente e a raccogliere risultati utili”.
 Sull’ennesimo episodio di razzismo avvenuto nei confronti di SuperMario Balotelli e lo striscione esposto (“no alla Nazionale multietnica”) dagli Ultras Italia, durante la trasferta in Romania giocata dall’Italia, il giocatore non ha voluto rilasciare commenti su possibili soluzioni, limitandosi ad esprimere la sua vicinanza al collega: “Difficile se non impossibile risolvere ed arginare certi fenomeni che esistono e continueranno ad esserci. Forse non bastano arresti e punizioni per fermarli. A mio avviso, le Istituzioni sono le prime che dovrebbero dare un segnale forte, non certo io che non ho alcun potere. Dispiace, comunque, per il giocatore”.
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