Una partita importantissima. E’ questo il concetto base che accompagna la vigilia di Novara-Bari, match valido per l’ultima giornata d’andata del campionato cadetto, in programma domani pomeriggio al “Silvio Piola”.
Gli azzurri sono reduci da un giorno di Santo Stefano anomalo, visto che il loro quasi-derby contro i rivali varesini è stato rinviato a causa della tempesta di pioggia abbattutasi sulla città lombarda.
Anche i piemontesi, come il Bari, hanno totalizzato 20 punti: hanno sin qui vinto 4 volte, pareggiato 8 e perso in 7 occasioni, realizzando 18 reti e subendone 27. In casa i successi sono stati 3 (contro Siena, Padova e Modena), le partite impattate 4 e le sconfitte 2 (0-3 dalla Virtus Lanciano e 0-1 subito dall’Empoli nell’ultimo turno casalingo). Il Novara gioca le proprie gare interne su un campo in erba sintetica di ultima generazione, particolare non trascurabile per un Bari quasi sempre in difficoltà su questa superficie.
Da qualche settimana c’è stato un avvicendamento in panchina e ad Aglietti è subentrato Alessandro Calori. Il modulo che il tecnico aretino ha adottato nelle prime uscite alla guida del Novara è un classico 3-5-2. Difficile però dire se, anche contro il Bari, il tecnico si affiderà a questa impostazione tattica, vista l’assenza di Faragò a centrocampo e di qualche giocatore acciaccato in altri reparti.
Gli ultimi allenamenti a porte chiuse al centro sportivo di “Novarello”, scioglieranno gli ultimi dubbi. In porta dovrebbe esserci l’imponente sloveno Kosicky, alto 1,97. Davanti a lui difesa a tre con Ludi e Bastrini a formare il trio con uno tra l’ex livornese Perticone, Vicari e Mori, sempre che quest’ultimo rientri tra i convocati.
Centrocampo che vuol sfruttare le fasce, con Salviato a destra e Marianini a sinistra. Dubbi in mediana, dove Buzzegoli, Parravicini, l’ex pisano Genevier e Marco Rigoni si giocano tre maglie da titolare. Probabile un inserimento a gara iniziata del francese Lepiller.
In attacco Calori potrebbe schierare l’argentino Gonzalez, 4 reti in stagione tra campionato e Coppa Italia, ed il 21enne Comi, scuola Milan e figlio d’arte, autore di una sola rete in 12 presenze dall’inizio dell’anno. Nella trasferta di Varese non risultava tra i convocati il barese Raffaele Rubino, veterano di questo club, autore di 33 reti in 160 match da professionista e capocannoniere sin qui con 5 marcature. Il suo recupero sarebbe un valore aggiunto per l’undici piemontese.
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