Tre mesi passati invano. Per la Juventus che ha ricominciato perdendo, come spesso le era accaduto lo scorso torneo. E soprattutto per il Bari, che sembra aver conservato lo spirito dell’ultimo campionato: “Dopo tanti bei complimenti ricevuti, il virus della sufficienza è sempre dietro l’angolo – osserva Giampiero Ventura in sala stampa – Invece i miei ragazzi sono stati bravi, perché ho ritrovato in loro la voglia di fare calcio. La vittoria è figlia di una buona prestazione, che è quel che mi interessava alla vigilia, assai più del risultato. Volevamo fare la partita e l’abbiamo fatta. Abbiamo concesso pochissimo. L’apporto di Donati? Non mi sorprende, quando parlavo di 18 giocatori tutti allo stesso livello, intendevo proprio questo. Ed anche i nuovi arrivati stanno scoprendo giorno dopo giorno la voglia di fare bel gioco di questo spogliatoio”.
Il centrocampista Massimo Donati, mattatore della gara con un sinistro da antologia, ha un retroscena da svelare: “Dedico la rete ai miei due bambini. E ad un amico di Milazzo, Paolo, che aveva scommesso sull’1-0 finale propiziato da un mio gol. Il tiro della vittoria? Le reti più belle le ho tutte fatte di sinistro. Era importante partire bene. La Juve si è resa pericolosa solo sulle palle inattive”.
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