Il Collegio Arbitrale del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ha ridotto a 12 mesi, compreso il periodo già scontato, la squalifica comminata all'attaccante del Bari Francesco Caputo.
Al capitano biancorosso erano state contestate le violazioni di cui all’art. 7, commi 1, 2 e 5 del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima della gara Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, in concorso con altri deferiti ed altri soggetti non identificati, aderito all'accordo illecito per alterare lo svolgimento ed il risultato della gara, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo.
Con decisione del 16 luglio 2013 la Commissione Disciplinare Nazionale aveva irrogato nei confronti di Caputo la squalifica a 3 anni e 6 mesi. Il calciatore biancorosso aveva proposto appello alla Corte di Giustizia Federale che, con decisione del 27 luglio 2013, aveva respinto l’appello confermando la decisione di primo grado.
Si tratta di una decisione agrodolce per Ciccio Caputo, che sperava in uno sconto di pena decisamente maggiore e invece dovrà attendere il prossimo campionato per rientrare in campo. Brutto colpo anche la squadra allenata da Alberti, che auspicava di poter utilizzare l'attaccante altamurano nel girone di ritorno per rinforzare l'anemico reparto offensivo.
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