Un gran bel Bari deve chinare il capo alla Favorita di Palermo, sul campo della capolista, dopo 80 minuti giocati allo stesso livello, se non meglio, dei ragazzi guidati da Iachini: a condannare i biancorossi un lampo dell'attaccante argentino Dybala, dopo che Galano aveva risposto al gol del vantaggio siglato da Lafferty. Rimane la buona prestazione dei galletti di Puglia, artefici di un ottimo primo tempo nel quale hanno sfiorato ripetutamente il gol del vantaggio, mostrando una buona organizzazione di gioco ed una personalità che fa ben sperare per il futuro.
Daprelà vince il ballottaggio con Lazaar in casa Palermo, Alberti, dal canto suo, recupera Nadarevic e ridisegna il Bari, arretrando Defendi sulla linea dei centrocampisti, sacrificando Fossati nel trio con Delvecchio e Sciaudone.
Parte forte il Bari in avvio: passa solo un minuto e Defendi strappa un pallone a centrocampo e lancia i biancorossi in contropiede, imbeccando in corridoio Joao Silva che prontamente crossa in mezzo per l'accorrente Sciaudone, che sfiora con il tacco ma non riesce ad imprimere al pallone la forza necessaria per farla rotolare verso la rete. Ed è sempre Bari nei 5 minuti successivi, con una serie di calci d'angolo che tengono in apprensione la difesa rosanero sino alla conclusione a giro di Defendi che si stampa sull'incrocio dei pali, facendo tirare un sospiro di sollievo a Iachini che continua a sgolarsi con i suoi ragazzi, non ancora entrati in partita.
Ma è il Palermo a sprecare un'occasione colossale al quarto d'ora: Lafferty, partito sul filo del fuorigioco, si trova a tu per tu con Guarna e gli calcia addosso, trascurando la posizione di Hernandez completamente libero in mezzo all'area di rigore. Spinge il Bari senza sosta, a dispetto del gap che separa le due squadre in classifica e l'avverso fattore campo: prima Ceppitelli sfiora il gol con un colpo di testa da calcio d'angolo, un minuto dopo è Nadarevic a tentare la conclusione su assist di Defendi dalla destra, deviata sulla traversa dall'intervento di un difensore rosanero.
I biancorossi continuano a macinare gioco, mostrando grande personalità ed ottima organizzazione fra i vari reparti, lasciando ai padroni di casa qualche sortita in contropiede; una di queste si registra al 38', quando Lafferty salta di netto Polenta, punta verso l'area di rigore e dal fondo serve l'accorrente Hernandez che impatta la sfera con un ginocchio e la fa terminare non molto lontana dallo specchio della porta.
Ritornano in campo le due squadre con una novità: nel Palermo Daprelà rimane negli spogliatoi, al suo posto c'è Lazaar per dare più velocità sulla corsia di sinistra. Potrebbero passare i rosanero dopo 25 secondi ma la conclusione di Hernandez da ottima posizione, in precario equilibrio sulla pressione di Ceppitelli, finisce a lato di pochissimo. È un Palermo più intraprendente quello che affronta la seconda frazione della partita, nonostante non riesca a rendersi pericoloso dalle parti di Guarna grazie al filtro ottimamente orchestrato da Delvecchio e compagni.
La partita si accende a cavallo del 15' con un botta e risposta nell'arco di due minuti: apre le danze Lafferty, con un colpo di testa, che sfrutta un cross di Lazaar da sinistra e supera uno statico Polenta nel duello aereo, regalando il gol dell'1-0 ai padroni di casa. Il vantaggio del Palermo dura, però, un giro di orologio: è Galano ad inventare uno dei suoi gol spettacolari, raccogliendo un pallone vagante al limite dell'area ed esplodendo un esterno sinistro che trafigge imparabilmente Sorrentino.
Il Palermo ci crede, complice anche il vantaggio dell'Empoli a Siena che vuol dire aggancio in classifica al primo posto e ci prova prima con un fendente di Maresca su punizione dalla sinistra che taglia tutta l'area di rigore poi con un colpo di testa da situazione di calcio d'angolo, rinviato sulla linea da Sabelli ben piazzato a protezione della porta. Alberti capisce il momento difficile e toglie un esterno d'attacco (Nadarevic) per inserire un difensore (Chiosa); risponde Iachini inserendo Vazquez per Bolzoni.
Il gol del sorpasso del Palermo arriva proprio grazie ad un'invenzione del neo entrato Vazquez, abile a trovare in area di rigore con uno splendido filtrante Dybala: l'attaccante argentino, subentrato al 22' all'infortunato Hernandez, sfodera un sinistro di prima intenzione sul primo palo che tramortisce Guarna, immobile nella sua posizione.
La foga di recuperare il risultato negativo ed il nervosismo del match costa caro a Delvecchio, che si vede sventolare il rosso diretto per aver rifilato una manata sul volto di Maresca nel tentativo di recuperare il pallone con celerità per battere un calcio di punizione. Il Bari si butta in avanti con il cuore e sfiora il punto del 2-2 prima con una girata di Joao Silva, poi con un'azione fotocopia nella quale è il neo entrato Cani a non trovare la porta. Ai biancorossi non bastano i 4 minuti di recupero decretati dall'arbitro La Penna per ritornare in Puglia con un prezioso (quanto meritato) punto nella corsa salvezza. Il pareggio in extremis del Cittadella in casa con il Novara permette ai biancorossi di non essere scavalcati in classifica, mantenendo un punto di distacco dai piemontesi, fermi sul quint'ultimo gradino.
Palermo (3-5-2): Sorrentino; Munoz, Terzi, Andelkovic; Stevanovic, Barreto, Bolzoni (33' st Vazquez), Maresca, Daprelà (1'st Lazaar); Lafferty, Hernandez (22' st Dybala).
A disposizione: Ujkani, Pisano,Troianello, Verre, Ngoyi, Vitiello
All.: G. Iachini.
Bari (4-3-3): Guarna; Sabelli (41' st Cani), Ceppitelli, Polenta, Calderoni; Delvecchio, Sciaudone, Defendi; Galano, Joao Silva, Nadarevic (31' st Chiosa).
A disposizione: Pena, Samnick, Zanon, Fossati, Beltrame, Lugo, Varela
All.: R. Alberti.
Arbitro: La Penna di Roma
Marcatori: 15' st Lafferty, 16' st Galano, 36' st Dybala
Ammoniti: Andelkovic, Sciaudone, Joao Silva, Lafferty, Barreto, Dybala, Polenta
Espulso: Delvecchio
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