La vittoria di Varese è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, già colmo di euforia dal giorno in cui i libri contabili societari sono stati portati in tribunale ed è stato dichiarato il fallimento del Bari Calcio.
Lo stupore con il quale molti sportivi prendono atto di questo anacoluto calcistico è proporzionale al roboante entusiasmo che si respira in città: nei vari quartieri del capoluogo ed in provincia si è tornati a parlare del Bari, non solo per le vicende societarie ma anche per il momento di grazia che sta vivendo la squadra, in serie positiva da 7 giornate (oltre alle ultime 3 vittorie consecutive contro Trapani, Empoli e Varese ci sono altre 2 vittorie contro Lanciano ed Avellino ed i pareggi con Crotone e Cesena).
Sciaudone e compagni hanno riportato il sorriso sulla bocca dei baresi a suon di vittorie, creando un precedente che neanche il migliore degli ottimisti avrebbe potuto prevedere, senza andar lontano, dopo la sconfitta contro la Reggina nella prima giornata del girone di ritorno, datata 25 gennaio, quando il Bari, con i suoi 23 punti, era a sole 2 lunghezze dal Cittadella quart'ultimo: l'accoglienza ricevuta all'aeroporto dai calciatori biancorossi questa sera è stata riservata, in tempi passati, solo a squadre che vincevano i campionati (leggasi era Conte) o che si facevano largo nella massima categoria con qualche blitz esterno su campi blasonati come Milano, Torino o Roma.
Oggi il Bari tornava dal Franco Ossola di Varese e non dal Meazza di Milano ma, per i tifosi baresi accorsi in massa, poco cambiava: lo spirito di sacrificio dimostrato dal gruppo capitanato da Marino Defendi, la coesione dello spogliatoio, gli autoscatti di gioia regalati tramite i social network hanno creato intorno a questa squadra un sottile velo di magia che sembrava non dovesse tornare più nel capoluogo pugliese.
La città sta mandando un segnale forte in vista del prossimo 18 aprile, D-DAY che sancirà il futuro del calcio a Bari; la squadra sta mandando un segnale ancora più forte, andando forse anche oltre le proprie possibilità. Ed in questo clima di ritrovata euforia, appare lecito ai tifosi biancorossi aprire il cassetto sigillato a doppia mandata e lasciare entrare uno spiraglio di aria e di luce verso un sogno che sembrava accantonato.
"BARI MERITA RISPETTO", cita lo striscione che capeggia nel cuore pulsante della tifoseria biancorossa: da oggi, ne siamo fermamente convinti, anche questa squadra ed il suo allenatore, bistrattati oltre i propri demeriti in un passato non troppo remoto, avranno un occhio di riguardo fra i sostenitori del Bari, non fosse altro per aver fatto tornare a pulsare il cuore biancorosso di tanti tifosi quando tutto sembrava, ormai, definitivamente compromesso.
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