Cinquecento tifosi o forse più, a sfidare il tempo avverso nonostante un giorno feriale. In tanti hanno atteso alle 15,30 di questo pomeriggio in stazione l’arrivo del treno “Freccia Bianca” proveniente da Milano, partito in mattinata. A bordo, alcuni passeggeri speciali: giocatori e staff del Bari reduce dalla vittoria di Carpi, la quinta esterna consecutiva.
Un entusiasmo trascinante che tutta l’Italia del pallone sta invidiando: un gruppo di ragazzi partito in sordina ad inizio campionato, con poco appeal mediatico, ma che ora merita di diritto la prima pagina. Cori, battimani, sciarpe, fumogeni, bandiere a far da sfondo ad un rapporto ormai simbiotico fra giocatori e calciatori. A scendere dal vagone per primi sul binario 1, Polenta e Cani, con Sciaudone nella inedite veste di lancia-cori: “Forza la Bari alè, canto grido per te, io non mollerò son biancorosso e mai ti lascerò”.
Non è mancata qualche lacrima di gioia, fra ragazze e ragazzi che chiedevano di poter avvicinarsi al pullman della squadra, pronto per ripartire direzione stadio San Nicola. Una squadra-simpatia, e non solo a Bari, visti i consensi suscitati in tutta Italia. Tanti i personaggi celebri che hanno rilanciato l'appello a non lasciare deserta anche l'asta di martedì 20. La società è fallita, ma giocatori e tifosi sono vivi, vivissimi. E chi rileva il titolo, s'aggiudica tutto il pacchetto.
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