Finisce in pareggio la partita da vincere senza se e senza ma. Il Bari la riprende subito, proprio quando sembra che il Cesena gli possa scappar via. E con lei, la permanenza in A. Ma alla fine non va oltre il pareggio, dando l’impressione di poter tornare al successo solo a ranghi completi. Accadrà solo a gennaio, sperando non sia troppo tardi per raddrizzare la baracca.
La partita. Ventura s’inventa in avanti la strana coppia Rana-Caputo e schiera a centrocampo due esterni che meno ali non si può, Pulzetti a sinistra ed Andrea Masiello a destra, forse anche per non scompaginare l’assetto difensivo che non ha sfigurato a Catania. In mezzo al campo tornano Almiron e Donati dopo la squalifica.
Nell’inizio si specchia la classifica povera delle due avversarie. E si capisce subito perché quelli in campo siano i due peggiori attacchi del campionato: per un tempo non succede praticamente nulla, eccetto una valanga di cartellini gialli (ben cinque nella prima metà, più preventivi che repressivi). Anche perché gli unici tiri verso la porta (Pulzetti da una parte, Ceccarelli e Colucci dall’altra) indirizzano la palla ben lontana dallo specchio.
Nel complesso, però, si fa preferire più il Cesena del Bari, non fosse altro per un possesso palla prolungato e tuttavia asfittico, come spesso le è capita in questo torneo. Nervosismo e confusione serpeggiano invece dove l’altra parte, dove la luce di Almiron non s’accende. E come se non bastassero le defezioni della vigilia, Ventura è costretto a rinunciare anche a Parisi dal 37’, infortunatosi da solo dopo una scivolata. Il tecnico si affida ad Alvarez e fa scalare Andrea Masiello in difesa, con Raggi spostato a sinistra. Il (non) gioco del Bari non ne beneficia, pure se Rana prova in bella acrobazia quasi allo scadere. Pallone mancato ma Ceccarelli ci mette la faccia. Nulla di grave, per fortuna.
Troppo brutto il primo tempo per non scuotersi nel secondo. Ci prova prima il Cesena con Giaccherini (girata debole su cross di Schelotto sporcato da un difensore). Poi, finalmente, un po’ di Bari: l’azione di velocità che porta al tiro (sul fondo) Alvarez (nel frattempo dirottato a sinsitra) è la prima cosa bella della sua partita. Poi ci prova Caputo, prima di testa (su un corner guadagnato con determinazione da Rana), poi di piede, angolando invano il tiro.
Piccoli segnali di ripresa che il Cesena stronca subito: Jimenez perde l’attimo fuggente per offrire a Budan il più facile dei gol (salva Masiello, ma sarebbe stato fuori gioco) ma trova l’anca di Donati quando decide di fare tutto da solo. E’ rigore, che Colucci trasforma al 17' con una botta secca, su cui Gillet può solo intuire. Sarebbe il colpo del de profundis ma il Bari non ha neppure il tempo di accorgersene: Rivas, entrato da pochi secondi, sfonda sulla destra, Caputo trova il guizzo fra i due centrali cesenati ed impatta, con il suo primo gol in serie A. Uno a uno.
Il risultato che fa saltare il banco e spinge le due squadre a cercare la vittoria, senza troppi tatticismi e con cambi di fronte continui. Il Cesena si rifà sotto con Giaccherini (rasoiata al lato), il Bari con Alvarez, Caputo (due volte, una pure da ottima posizione, dopo una cappellata di Benalouane) e Rivas, per giunta di testa, al 31’, su centro dell’honduregno.
Ventura si gioca pure la carta D’Alessandro (fuori Donati) ma il Cesena serra le fila, resiste agli ultimi assalti del Bari (la foga dell’ultimo quarto d’ora vale un diagonale debole di Masiello appena) e fallisce pure due match-point con Budan (diagonale al 45’ ed incornata in beata solitudine nel recupero). E' pareggio ma sembra sconfitta. Con la vittoria che manca da due mesi ed un ultimo posto sempre più cronicizzato.
Bari-Cesena 1-1
Bari: Gillet – Raggi, Belmonte, Rossi, Parisi (37’ pt Alvarez) – A. Masiello, Almiron, Donati (37’ st D’Alessandro), Pulzetti – Caputo, Rana (18’ st Rivas).
A disposizione: Padelli, Galasso, Crimi, Gazzi.
Allenatore: Ventura.
Cesena: Antonioli – Ceccarelli, Von Bergen, Benalouane, Nagatomo – Jimenez, Schelotto (25’ st Fatic), Colucci, Parolo, Giaccherini (45’ st Lauro) – Bogdani (12’ st Budan).
A disposizione: Cavalieri, Pellegrino, Gorobsov, Malonga.
Allenatore: Ficcadenti.
Arbitro: Tagliavento (assistenti Maggiani-Alessandroni, quarto uomo Tozzi)
Reti: 17’ st Colucci rig. (C), 19’ st Caputo (B).
Ammoniti: Caputo (B), Benalouane (C), Parisi (B), Colucci (C), Donati (B) per gioco falloso.
Recupero: 2’ + 3’
Spettatori: 15.182, di cui 14.057 abbonati e 1.125 paganti, per un incasso di Euro 184.402.000
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