Il successo non è arrivato neppure stavolta, in una partita da vincere a tutti i costi. Per Ventura, tuttavia, non è un buon motivo per smarrire la consueta serenità: “Dovevamo tornare alla vittoria e c’è il rammarico di non esserci riusciti. Hai voglia a dire che ne basta una per tornare nel groppone, bisogna pure farla. Altrimenti ne possiamo parlare per altri settantacinque anni… Ma se penso a tutte le difficoltà in cui ci stiamo dibattendo, mi viene di parlare d’altro, della grandissima reazione dopo lo svantaggio. Mi dispiace per quelle sette-otto situazioni di superiorità numerica: se ci fossero capitate nello scorso campionato, avremmo sfracellato gli avversari. Ma questo è un periodo così: non fai a tempo ad esultare per il recupero di Rivas che perdi Parisi… Rana? Ha fatto bene finché ne ha avuto, l’ho fatto uscire perché non riusciva più a muovere le gambe. Una parola per il pubblico, da ringraziare davvero sentitamente. Nell’ennesima domenica di grande sofferenza, i tifosi ci hanno preso per mano. Avrebbero meritato la vittoria”.
La rete in serie A di Ciccio Caputo non è valsa il sorpasso ai danni del Cesena: “Volevamo vincere per la classifica – spiega l’attaccante di Altamura – Dopo un primo tempo di attesa, nel secondo è uscito il vero Bari, soprattutto dopo il gol del Cesena che ci ha costretto ad attaccare. Dobbiamo stringere i denti e andare avanti. Il gol? Lo dedico a mia figlia Sofia”.
Saranno valutate nelle prossime ore le condizioni di Parisi, uscito dal campo nel primo tempo per un infortunio al ginocchio sinistro.
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