Non chiamatelo catenaccio. Il Latina è squadra compatta, abilissima nelle ripartenze e che ha davanti gente di spessore tecnico capace di mettere in difficoltà diverse difese, anche della massima categoria. Il ritorno delle semifinali playoff di serie B, metterà davanti la voglia di superare ogni ostacolo del Bari e la consueta ottima lettura della gara da parte dei nerazzurri.
Ai nerazzurri basterà non perdere nei 90 minuti per conquistare la finale playoff, traguardo storico, che in pochi avrebbero immaginato dopo un inizio di stagione stentatissimo. Con l’avvento di Roberto Breda in panchina, il gruppo si è cementato sino ad arrampicarsi al terzo posto in classifica durante la stagione regolare. Poi la prova del San Nicola, agevolata da una grossa svista arbitrale sul gol del momentaneo vantaggio, ma sempre sopra le righe, sebbene i padroni di casa meritassero qualcosa in più.
Ora questa prova del nove, questa sera alle 20.30, in un Francioni tutto esaurito da giorni. Tra le mura amiche l’undici della vulcanica presidentessa Paola Cavicchi ha centrato 10 successi, pareggiando in 5 occasioni e perdendo 6 volte contro Varese (0-3), Crotone (2-3), Trapani (0-1), Pescara (0-2), Palermo (1-3) e Siena (0-3). Dal 15 marzo, data della rocambolesca sconfitta interna contro i trapanesi, il Latina è caduta ben 4 volte, a testimonianza di qualche crepa nella tenuta difensiva quando è costretta a far gioco.
Il rebus è sempre lo stesso da diverse ore: i pontini attaccheranno comunque o non snatureranno la loro maniera di far calcio, cercando di infilare il Bari di rimessa? Breda dovrebbe confermare Iacobucci tra i pali, con qualche dubbio solo in difesa e a centrocampo. Probabile che nel pacchetto arretrato venga rischierato il trio Brosco, Cottafava, Esposito, che però domenica era sembrato sulle gambe nel finale. Se così non sarà, allora sarà Milani ad arretrare il proprio raggio d’azione, lasciando a Ristovski (nella foto) la fascia destra di centrocampo.
In mediana quasi certe le conferme per Crimi, l’inesauribile Bruno ed il talentuoso Viviani. Più difficile l’impiego di Laribi. Corsia sinistra chiusa a doppia mandata con chiavi in mano per Alhassan, uno dei migliori al San Nicola.
In avanti spazio a Jonathas, imprendibile se riesce a tirar fuori tutta la sua tecnica appoggiandosi sulle lunghe leve, ed al suo connazionale Jefferson. Ghezzal dovrebbe accomodarsi ancora una volta in panchina. Più chance per Cisotti.
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