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Con il pareggio di Latina che ha sancito quale squadra avrebbe dovuto giocarsi la finale per la promozione in serie A con il Cesena, si è concluso il campionato del Bari. Un campionato iniziato male, a causa dei punti di penalizzazione (quest’anno 4, in totale 17 in 3 campionati) che hanno pesato (e non poco) sulla classifica, e finito peggio per una serie di orrori arbitrali che non vorremmo mai più vedere. In mezzo una splendida rimonta compiuta da un gruppo di ragazzi che hanno dato l’anima per una maglia, onorandola fino alla fine, nonostante il clima, all’inizio, non fosse dei migliori. Una rimonta che rimarrà nella storia di questa squadra, passata dall’inferno del 1 marzo (dopo la sconfitta di Palermo il Bari era al 17° posto, ad un punto dai playout e ad 11 dai playoff) al paradiso del 30 maggio (vittoria sul Novara, 7° posto e playoff conquistati. Tutto questo grazie a 11 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte).
Hanno dovuto assistere all’avvicendamento societario, con i libri contabili consegnati in tribunale da parte della famiglia Matarrese (proprietari di questa società per oltre 37 anni), passando per la Curatela fallimentare fino all’aggiudicamento di Gianluca Paparesta il 20 maggio, dopo 2 aste andate deserte. Bravissima la squadra, bravissimi i 2 allenatori, a rimanere distaccati mentalmente da quello che succedeva intorno a loro.
Intorno a loro cresceva il fermento e durante il campionato si è passati dal record negativo assoluto storico di Bari-Modena (936 paganti il 14 settembre) al record storico per la serie B del Bari (48.744 contro il Novara il 30 maggio). Poi nei playoff, partita di andata contro il Latina, sono stati venduti addirittura 50.895 biglietti (altro record per i biancorossi per una partita di playoff).
Il campionato 2013/2014 finisce in archivio e per Paparesta comincia il lavoro che dovrà portarlo ad una serie di appuntamenti fondamentali: sanare il debito sportivo, pagare gli oneri finanziari, definire l’organigramma societario e organizzare la prossima campagna acquisti/cessioni che dovrà vedere il Bari in prima fila per comporre una rosa tale da permettere ai biancorossi un campionato di prim’ordine il prossimo anno. Importante però sarà capire chi sono i soci che supporteranno Paparesta in questa non facile avventura.
Ed ora un po’ di numeri sul Bari di quest’anno, premettendo che non verrà tenuta in conto (come nelle annate precedenti) la penalizzazione, mentre le 3 partite dei playoff hanno statistiche a parte. I punti per la vittoria sono stati considerati storicamente 3 punti.
Il Bari in serie B ha sinora totalizzato 42 campionati con 1.602 partite che hanno prodotto 579 vittorie, 562 pareggi, 461 sconfitte, 1.814 gol fatti, 1.580 gol subiti, per una media punti a partita di 1,43.
Il Bari ha concluso il suo campionato contro il Novara conquistando in totale 67 punti, con una media a partita di 1,60 punti. Dando un’occhiata ai precedenti campionati notiamo come l’annata appena trascorsa sia stata una delle migliori degli ultimi anni (dal 2000 solo Conte, con 1,90, ha saputo fare meglio. In 42 campionati di serie B disputati dal Bari la squadra di Alberti si classifica al 14° posto. Il miglior campionato è stato quello del 1941/1942 con 2 punti a partita mentre il peggiore è stato il 1973/1974 con 0,97).
I gol realizzati sono stati 52 (media 1,24 a partita), ovvero al 15° posto nella classifica dei campionati di serie B del Bari. Il migliore per i biancorossi è il 1929/1930 con 2,12, mentre il peggiore è il 1973/1974 con 0,32.
I gol subiti sono stati 43 (media 1,02). Nella speciale classifica il Bari di quest’anno si colloca al 25° posto. La migliore difesa del Bari è stata quella del 1988/1989 (allenatore Salvemini) con 0,55 gol a partita mentre la peggiore è stata quella del 1950/1951 con 1,88 (quell’anno ben 7 allenatori si alternarono sulla panchina dei galletti).
Alberti con la media partita di 1,60 ottenuta dal suo Bari si colloca all’11° posto degli allenatori del Bari di tutti i tempi, alle spalle di Calabrese (1,63) e davanti a Capocasale (1,56). Per la sola serie B, Alberti è ancora all’11° posto, questa volta dietro Fascetti (1,63) e davanti Toneatto (1,58).
Il giocatore con il voto medio più alto a fine campionato, per la stampa sportiva, è Galano con 6,34. Il centrocampista/attaccante è seguito da Cani (6,25), quindi Guarna e Fossati (6,18). Al contrario, Samnick (5,44), Beltrame (5,76) e Chiosa (5,79). Non sono stati presi in considerazione i giocatori ceduti a campionato in corso ed i giocatori con poche presenze.
30 sono i giocatori utilizzati nel corso del campionato, dei quali 24 lo hanno portato a termine. Il più utilizzato è stato il portiere Guarna con 4.203 minuti in campo. Il giocatore con il più alto numero di presenze attualmente nel Bari è il difensore Ceppitelli, giunto a quota 100. Nella speciale classifica Ceppitelli occupa il 93° posto insieme a Cavasin, Laureri e Pienti. In testa c’è il portiere belga Gillet con 353 presenze. In totale i giocatori con almeno una presenza con la maglia del Bari sono in totale 811.
16 sono i giocatori andati a rete (3 sono andati via anzitempo) con Galano bomber dell’anno (11 gol in campionato. I 2 realizzati nei playoff fanno parte di altre statistiche). Con 16 gol realizzati in totale con la maglia del Bari Galano è anche il bomber attualmente più prolifico: nella speciale classifica occupa il 47° posto insieme a D. Andersson, Begnini, Cavone, Guerrero, Pellegrini e Tontodonati. In testa c’è Bretti con 69 reti. In totale i giocatori con almeno un gol in campionato con la maglia del Bari sono 445.
Marcature multiple a favore: 284 sono le doppiette (in testa Bretti con 11), 33 le triplette (6 da parte di Scategni), 5 le quaterne (5 giocatori diversi).
Marcature multiple subite: 331 le doppiette, 34 le triplette, 12 le quaterne, 3 le cinquine.
301 sono i rigori messi a segno dal Bari da 96 giocatori. Il bomber di questa speciale statistica è Scarrone con 22 penalty messi a segno. 273 sono invece i rigori subiti (12 da Inter e Lazio).
90 sono le autoreti a favore avute dal Bari nella sua storia in campionato (54 in casa + 36 in trasferta). 102 invece sono le autoreti a sfavore (45 in casa + 57 in trasferta).
145 sono i gol decisivi ai fini del risultato messi a segno dal Bari in “Zona Cesarini” (ultimi 5 minuti di ogni partita, comunque a partire dall’85°). La squadra alla quale ne ha segnate di più è la Fiorentina con 8 seguita dal Messina con 7. 124 sono invece i gol subiti nello stesso lasso di tempo. In questo caso sono il Lecce ed il Palermo con 6 ad averne segnati di più.
I minuti 82 e 85 si confermano i frangenti nei quali il Bari trova maggiore facilità ad andare a rete: 56 volte nella sua storia in campionato. Quindi il minuto 60 per 54 volte. Al contrario i minuti 13 e 23: solo 20 volte. I minuti nei quali il Bari ha subito il maggior numero di reti sono il 55 (59 gol) ed il 47 (58 gol). Al contrario i minuti 2 ed 8: 23 sono i gol subiti. Non sono stati presi in considerazione per questa statistica i minuti dopo il 90°, comunque monitorati.
11.562 la media partita degli spettatori presenti nelle partite del Bari quest’anno, quasi il doppio rispetto al campionato passato (6.603). Il campionato di serie B con la più alta media di spettatori presenti è il 1981/1982 con 22.760 a partita. C’è poi un dato interessante quest’anno. Dopo l’addio della famiglia Matarrese il Bari ha disputato 8 partite di campionato in casa: la media dei presenti è stata 25.700 spettatori a partita.
Sono 2 gli arbitri, attualmente in attività, con i quali ha sempre vinto: Francesco Borriello (nella foto) della sezione di Mantova (3 partite) e Daniele Minelli della sezione di Varese (1 partita). Segue Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo (Torino) con 2,67 punti a partita per i galletti. Al contrario, Diego Roca della sezione di Foggia ha visto perdere il Bari nel suo unico precedente. Medie basse anche con Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli (Roma): 0,67 punti a partita.
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