Meglio feriti che morti. Con questa affermazione chiara e sintetica, ben si identifica il risultato del Bari all’indomani della partita disputata contro il Cesena. A fare da eco a tutto ciò, ci ha pensato, stamane, l’argentino Rivas intervistato dai giornalisti nella sala stampa dello stadio San Nicola: “Avevo tanta voglia di giocare. Sono entrato a partita in corso facendo la punta. Adesso sto meglio e questo è un ruolo che non mi dispiace”.
Un Rivas rinato, quindi, ora più che mai utile alla causa Bari. Contro gli emiliani bianconeri, infatti, l’esterno offessivo ha dato dimostrazione di tutto il suo repertorio d’attacco fornendo anche un assist importante per il goal del pareggio di Caputo: “Il mio ruolo naturale è quello di esterno. Ieri, quando mi sono allargato sulla fascia, sono riuscito a fare quel passaggio decisivo che ci ha portato al pareggio”. Sarebbe bello, dunque, vedere l’argentino giocare più partite possibili, infortuni permettendo: “Spero di reggere più minuti possibili. Sto lavorando per entrare in forma quanto prima”.
Intanto Ventura, contro la compagine di Ficcadenti, ho voluto sperimentare un inedito Andrea Masiello nel ruolo di esterno alto di destra. Una mossa alquanto strana visti gli esterni a disposizione (D’Alessandro in primis) che Rivas ha voluto commentare così: “Andrea Masiello ha giocato in un ruolo non suo. Purtroppo i numerosi infortuni hanno spinto il mister a fare questa scelta”. A proposito di scelte, contro il Cesena c’era poco da scegliere; perdere sarebbe stato un disastro: “Ieri era una partita da vincere e, tutto sommato, ne usciamo a testa alta per essere riusciti a pareggiare nonostante il goal subito; se ci avessimo creduto di più avremmo potuto anche vincere”. Poco male, ma per rivedere il “Bari Champagne” dell’anno scorso servirebbe ben altro, e per questo il numero 7 barese si esprime con molta franchezza: “L’approccio alle partite deve essere migliore. Contro i bianconeri abbiamo giocato per fare goal, ma forse avevamo un po’ di paura temendo di subirlo. Dopo questo punto conquistato, speriamo che sia l’inizio di una rinascita per tutti”. A questo Bari, quindi, serve più convinzione e soprattutto più cinismo sotto porta dove anche i centrocampisti potrebbero fare centro: “Ora che gli attaccanti titolari mancano, dobbiamo lavorare per arrivare sotto rete anche noi esterni, cercando di segnare”.
Per fare la differenza serve concentrazione ed autostima, anche perchè, per fortuna, la classifica è ancora corta e bastano pochi punti per sistemarsi in una posizione più tranquilla della graduatoria: “Le prossime sono partite difficili da affrontare. Per fare la differenza come l’anno scorso, è necessario non perdere la concentrazione e magari ripartire dal secondo tempo della partita contro il Cesena”. Infine, il sud americano di Quilmes si è congedato dalla stampa con la speranza di giocare quante più gare possibili: “Devo lavorare per recuperare dagli infortuni. Spero di riuscire a disputare più parite possibili, anche 10 di fila come quando giocavo nell’Arezzo”.
Notiziario: Il Bari si è allenato in mattinata sul campetto dell’antistadio. Partitella e schemi tattici per gli uomini di Ventura; presenti alcuni titolari e diverse riserve in vista della partita di Coppa Italia di mercoledì contro il Livorno. Lavoro differenziato per Ghezzal. Per conoscere le condizioni di Parisi, uscito acciaccato dalla gara interna contro il Cesena, si attende un altro esame medico che il giocatore sosterrà domani.
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