Post-partita quasi tutto incentrato sugli episodi che hanno portato all'espulsione di De Luca prima e di Mangia subito dopo. Così il tecnico, che si sofferma pure sulla presunta scorrettezza di Comi da cui sarebbe scaturita la reazione dell'attaccante biancorosso: “De Luca non doveva reagire ma il morso è uno degli atti più vili. Quando ho visto il suo braccio, ho preferito farlo vedere a qualcun altro, forse un po' troppo intensamente. Ma non ho offeso nessuno”. Al di là delle circostanze che hanno indubbiamente influito sull'andamento dell'incontro, non si è un Bari molto brillante, nonostante il vantaggio: “Gara abbastanza bloccata – osserva Mangia – L'Avellino si difendeva con molti uomini sotto la linea della palla. La superiorità bisogna cercarla portando i giocatori di qualità in zone diverse del campo. E ci stavamo anche riuscendo, prima degli episodi che hanno un po' cambiato il verso della gara”.
Immediatamente pubblicate sulla pagina facebook della società le immagini dei segni di un morso sulle braccia di De Luca: “Non vogliamo alimentare polemiche, ma chiediamo attenzione per questa realtà – ha commentato il presidente Gianluca Paparesta sul social network – Bari merita rispetto. Io mi sforzerò perché pubblico e giocatori siano corretti, ma nessuno può pensare di venire qui e fare ciò che vuole”.
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