Alla fine del primo tempo, il colpo di testa con ottima scelta di tempo che ha portato in vantaggio il Bari (nella foto FC Bari 1908/Giuseppe Corcelli); all'inizio del secondo, il pareggio realizzato da Comi da lui marcato: nella stessa partita, a cavallo delle due frazioni, il bello e meno bello di Alessandro Ligi, che contro l'Avellino ha fatto il suo debutto ufficiale in maglia biancorossa. Al di là degli episodi, tuttavia, il 24enne difensore sembra avere davvero la stoffa, oltre che ai centimetri, per poter essere uno dei due centrali di riferimento di Devis Mangia. I piedi sembrano quelli giusti per far ripartire l'azione, sebbene contro gli irpini si sia assistito a qualche lancio di troppo dalle retrovie: “L'allenatore chiede sempre ai centrali di impostare – precisa il diretto interessato – Non è però semplice farlo, con un avversario che ti viene a pressare fino a ridosso della propria, come è accaduto sabato scorso”.
Si prospetta un Bari sulla carta molto offensivo, con due punte di ruolo ed altrettanti esterni di centrocampo portati ad attaccare. Inevitabile, almeno come atteggiamento, l'accostamento al Crotone dello scorso anno, squadra in cui Ligi si è rivelato alla cadetteria: “Spero di subire meno reti di quelle incassate lo scorso anno – precisa – Giocavo in una squadra molto propositiva e questo ci portava a concedere qualcosa. Questione di modulo? Il 4-4-2 mi sembra molto equilibrato, poi è chiaro che è una questione di interpreti”.
La sconfitta contro l'Avellino, nonostante la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia, indurrà inevitabilmente a maggiore concentrazione in vista dell'esordio in campionato, fissato sabato prossimo sul campo della neopromossa Virtus Entella: “Bisogna stare molto attenti. Il tempo degli errori è finito”.
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