Il 4-1 di coppa contro il Livorno corrobora l’ambiente ma lascia il tempo che trova, con il Bari ultimo in campionato e bisognoso di ben altra scossa. Lo sa bene Giampiero Ventura che non lesina però il plauso ai propri giocatori, proprio come dopo le sconfitte: “C’è stato l’ennesimo tentativo della squadra di fare calcio, tentando pure qualche giocata in velocità che non si vedeva da tempo – osserva il tecnico – Devo farle i complimenti perché stiamo vivendo qualcosa di assolutamente incredibile, un’emergenza folle che mai avevo vissuto in carriera. Da Verona in poi questi ragazzi mi hanno inorgoglito, raccogliendo meno di quanto hanno meritato. Avrei potuto far riposare qualche titolare in più ma avevo necessità di ritrovare i tempi della giocata, soprattutto in difesa. Andrea Masiello? Ha piede, personalità. Calcia così pure in allenamento, solo che in partita, sinora, non gliene hanno fatto tirare mai. Rana, poi, ha tanta voglia e notevoli margini di miglioramento. La prestazione di RIvas? A questi ritmi può fare una partita intera. In serie A no, dura un’ora. E’ più forte di lui, va dove lo porta il cuore. E spesso va dalla parte sbagliata”.
Si è affacciato in sala stampa anche Bepi Pillon, allenatore del Livorno, che a Bari ha lasciato un buon ricordo di sé nonostante i sei anni trascorsi e la retrocessione in C: “Qui ho trascorso solo sei mesi ma se mi applaudono ancora significa che qualcosa, di buono, è stato fatto. Avevamo la testa al campionato e sul 2-0 la partita è praticamente finita. Il Bari? Quando ha gli spazi, va a nozze. Con gli esterni di cui dispone può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. L’assenza di giocatori come Barreto, però, si fa sentire. Può riprendersi, però. Speriamo di rivederci in serie A”.
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